Difendere Terni e la sanità ternana dagli interessi onnivori di Perugia. Sulla nuova convenzione tra Università degli Studi di Perugia e Regione Umbria si gioca la vera partita del riequilibrio territoriale della sanità. Il protocollo in via di adozione è solo l’ennesimo colpo verso lo smantellamento del sistema sanitario territoriale e verso l’Umbria meridionale. La destra ternana continua a tacere e a non difendere gli interessi di Terni sui tavoli regionali, mentre la nostra città è sotto attacco da parte dei partiti che governano Comune, Regione e Parlamento. Risulta sconvolgente che accordi strategici per il territorio che riguardano la gestione delle aziende ospedaliere di Terni e Perugia, vengano sottoscritti nelle segrete stanze da Università e Regione, tenendo all’oscuro sia le forze sindacali che gli ospedalieri. L’intenzione della giunta regionale è quella di dare il via libera alla fusione delle aziende ospedaliere di Terni e Perugia con il relativo accorpamento di molti dipartimenti. Cosa significa e quali effetti ci saranno? Di sicuro uno sbilanciamento in favore di Perugia. Basti vedere il caso di cardiochirurgia, una struttura complessa dov’è prevista la figura del primario diventerà una semplice struttura dipartimentale gestita da un responsabile che non ha certo le funzioni di un primario e il dipartimento che sarà sempre a Perugia. La maxillo facciale che attualmente è una struttura complessa e ha il primario verrà ridotta a struttura semplice dipartimentale, mentre la struttura complessa sarà fatta a Perugia. La neuro radiologia ancora peggio, sarà declassata e passerà da struttura complessa a struttura semplice con la struttura complessa sempre a Perugia. La neuro invece viene mantenuta a Terni e l’endocrinologia passa tutta all’Università. L’ennesima scelta politica che porta a un depotenziamento dell’ospedale di Terni. Il capo dipartimento privilegerà per forza di cose la struttura in cui si trova nel momento in cui dovrà scegliere l’invio o l’acquisto di un macchinario. Un assetto che in definitiva non creerà alcun potenziamento ma con la scusa della razionalizzazione e del taglio dei costi aumenterà ulteriormente le differenze tra Terni e Perugia. Lo dice Claudio Fiorelli consigliere comunale Movimento 5 Stelle Terni.