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Bandecchi: “UniCusano fa attività lecite. Vendo la Ternana perché non dà indietro soldi per la ricerca”

“Noi non abbiamo delle agevolazioni fiscali. Tutte le università italiane rispondono alle stesse leggi. L’unica differenza è che l’Unicusano prende dallo Stato 150mila euro su 100 milioni di euro di fatturato, mentre altre università, quelle statali, prendono 12 miliardi. Le leggi dicono all’articolo 74 comma 2 lettera A che le rette universitarie sono defiscalizzate. Quando un’università ha pagato professori, stipendi, contributi e non ha debiti con nessuno, ha delle marginalità che possono essere utilizzate per entrare nel mondo delle imprese. L’università quando arriva al termine dell’anno non può dividere utili, non ha dividendi, quei soldi si usano per comprare delle cose”. Così Stefano Bandecchi, Fondatore della Università Niccolò Cusano e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, nella puntata di ieri sera di Piazza Pulita la7 intervistato da Corrado Formigli.

“Noi – ha sottolineato Bandecchi – paghiamo ad oggi circa 900 professori con i rispettivi contributi e non capisco quale possa essere il problema nell’avere macchine di rappresentanza. Auto di lusso le hanno anche tante altre università. Mi dispiace un po’ che si parli solo di questo e non del fatto che alla Niccolò Cusano abbiamo l’eccellenza italiana in materia di ingegneria meccanica e di laboratori scientifici. Anche questo dovrebbe fare notizia, no?”. E sul perché abbia deciso di vendere la Ternana calcio ha risposto: “È l’unica attività che non riporterà indietro i soldi all’Università per poterli reinvestire in ricerca”. Il coordinatore ha poi sottolineato, nel corso della puntata, di trovare giusta l’indagine della Guardia di Finanza in quanto “suo dovere investigare” seppur ha lamentato di non essere mai stato sentito dopo due anni di indagine e che il sequestro è avvenuto su soldi a disposizione senza danno alcuno per stipendi e attività universitarie. Ritiene, infatti, il provvedimento cautelare eccessivo e punitivo ma nonostante questo “l’Università continua con la sua normale attività e non si arresta”. Bandecchi ha poi concluso dicendosi certo che dimostrerà l’errata interpretazione della Finanza perché di questo si tratta e non di evasione.

Foto: TerniLife ©

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