Entra nella piena operatività il Tavolo regionale di governance sulla sicurezza integrata, istituito dalla Regione Umbria per definire la programmazione locale in materia di sicurezza urbana attraverso un costante confronto con le amministrazioni locali e avvalendosi del contributo di un Comitato tecnico scientifico. L’organismo, presieduto dall’assessore con delega alla sicurezza integrata e Polizia locale Enrico Melasecche e insediatosi nel novembre scorso, si è riunito ieri a Palazzo Donini.
L’incontro, aperto dall’intervento dell’assessore Melasecche, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Prefetto di Perugia Armando Gradone, della dottoressa Lucia Palma per la Prefettura di Terni, del Questore di Perugia Giuseppe Bellassai, dei tre componenti del Comitato tecnico scientifico per la sicurezza e la vivibilità della Regione Umbria (i professori Maria Caterina Federici e Stefano Anastasia e il dottor Gian Guido Nobili), la Presidente del CAL-Consiglio autonomie locali dell’Umbria, Francesca Mele, e di numerosi amministratori e tecnici dei Comuni umbri, in particolare quelli di Perugia, Terni, Marsciano, Orvieto, Spoleto, Panicale, Città di Castello, Foligno e Norcia.
“Viviamo in un momento complesso, di mutazioni economiche e sociali, e per affrontare nella maniera più incisiva i problemi di sicurezza e vivibilità delle nostre città – ha detto l’assessore Melasecche – è fondamentale, come stiamo facendo oggi e come ci siamo proposti riunendoci in questo Tavolo, valutare congiuntamente criticità e nuove sfide e definire gli strumenti più efficaci da mettere in campo per rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini con una strategia coordinata, nel pieno rispetto delle funzioni e delle competenze di ogni attore istituzionale”.
“La Regione continuerà a fare la sua parte, reperendo se possibile maggiori risorse – ha aggiunto – e proseguendo anche nel percorso virtuoso portato avanti in materia di rigenerazione urbana, per far tornare a nuova normalità e nuova vita aree in degrado e insicure. Basti pensare, ad esempio, ai risultati positivi, per quanto riguarda Perugia, legati al recupero del complesso ex Palazzetti a Ponte San Giovanni di Perugia, che verrà riqualificato nell’ambito del Programma Pinqua, e all’acquisto della palazzina dell’Ottagono, che diventerà studentato universitario, e per quanto riguarda Terni alla rigenerazione di un quartiere problematico come quello di San Valentino”.
“Apriamo da oggi, tutti insieme, una finestra sulla realtà umbra – ha detto ancora – per avere la più puntuale e costante cognizione dei problemi e giungere alla definizione di un programma condiviso e coordinato”.
Il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, ha fornito un quadro complessivo di evidente rilevanza circa i reati denunciati nella regione, che hanno negli anni, e per ogni singola fattispecie di reato ad eccezione di quelli informatici, un andamento di costante decrescita. Il Prefetto ha illustrato, inoltre, i molti progetti di videosorveglianza, di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi di istituti scolatici, di contrasto delle truffe ai danni di persone anziane, di prevenzione e contrasto alla cessione di sostanze stupefacenti e di contrasto alla contraffazione e abusivismo commerciale finanziati con risorse statali dal Ministero dell’Interno ai Comuni umbri.
I componenti del Comitato tecnico scientifico per la sicurezza e la vivibilità, nell’evidenziare l’importanza del ruolo dei territori e della collaborazione e del coordinamento tra questi e l’Amministrazione regionale su tutte le tematiche inerenti la sicurezza urbana, qualificanti anche la qualità della vita delle città, hanno dato ampia disponibilità a supportare la Giunta regionale con progetti formativi, approfondimenti e supporto tecnico.
Nel corso della riunione, l’assessore regionale Enrico Melasecche ha posto l’attenzione sulla sollecitazione da parte dell’Assemblea Legislativa circa la necessità di una revisione della legge regionale che disciplina la Polizia locale e ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro quale sede per l’avvio di un confronto sulle modifiche al fine di attualizzare il dettato normativo del 2001 ai mutamenti sociali, economici e tecnologici intervenuti negli anni.
Il Tavolo regionale di governance sulla sicurezza integrata, la cui convocazione è prevista con cadenza mensile, vede il coinvolgimento dei 12 Sindaci dei Comuni capofila di Zona sociale, dei tre membri del Comitato tecnico scientifico per la sicurezza e la vivibilità, con una rappresentanza dell’Università degli Studi, e della struttura amministrativa regionale nelle sue varie articolazioni ma anche dei rappresentanti dell’ATER, quale riferimento per le Politiche per la casa e la Rigenerazione Urbana, e della Sanità, cui fanno capo le Politiche del Sociale.