Il mercato dell’idrogeno è ancora un salto nel buio e la Regione preferisce optare per l’energia rinnovabile più “stabile”: quella elettrica. Giusto ieri è stato disposto l’acquisto di 19 nuovi bus elettrici sulla piattaforma Consip. Ad effettuarlo sarà l’Agenzia dei trasporti – è il primo da quando è stata creata – che oltre all’Iva non paga oneri di ammortamento. Con 10,3 milioni ecco 19 bus da consegnare entro il 2023. Per rifare tutto il parco mezzi da 670 pullman ne mancano ancora 500. E al momento non è l’idrogeno – nonostante sia uno dei capisaldi del Pnrr – il tipo di energia prescelto. Mancano le infrastrutture per l’approvvigionamento. Non solo. Il costo sul mercato è troppo alto: i mezzi costano i doppio di quelli elettrici, già più onerosi di quelli a carburante tradizionale. Al momento, sottolineano gli uffici regionali, c’è solo un produttore a livello europeo. L’idrogeno resta sì la rinnovabile del futuro. Non del presente, però. (continua sul Corriere dell’Umbria)
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