Attuare al meglio tutti gli strumenti a disposizione per garantire la sicurezza negli stadi nel post Covid, a cominciare dai Piani di Mantenimento delle Condizioni di Sicurezza. E’ il tema centrale affrontato dall’A.N.DE.S, l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza, nell’ambito del 26esimo congresso nazionale, dal titolo “Dopo l’emergenza, il mantenimento”, che si è svolto mercoledì 13 dicembre a Roma nelle sale del Best Western Premier Hotel, con la preziosa partecipazione di vari enti dello sport, primo fra tutti l’Osservatorio Nazionale Manifestazioni Sportive.
“Superata la fase dell’emergenza Covid – ha spiegato il presidente Andes, Ferruccio Taroni, nel suo intervento di introduzione – si torna agli stadi pieni, con gli spettatori che hanno esigenze diverse rispetto al periodo pre Covid. Per questo è sempre più necessario lavorare sulla professionalizzazione della catena della sicurezza, e in particolare nel settore dello stewarding e di tutta la filiera gerarchica. Su questo fronte, è fondamentale lavorare sul piano di mantenimento della sicurezza, affinché metta insieme le esigenze delle diverse parti interessate, garantisca consapevolezza del ruolo a ogni attore, coordinando le diverse forze verso azioni unitarie ed efficaci, anche alla luce della nuova realtà dettata dal post pandemia. Il pubblico è tornato allo stadio con grande voglia di partecipare e spesso troppa esuberanza, che possono essere contrastate efficacemente solo tramite condivisione di tutte le informazioni e la ricerca di azioni condivise”.
L’evento, che ha avuto come media partner il giornale online Il Difforme, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti delle istituzioni nazionali del mondo del calcio. Al tavolo, o in collegamento web, erano presenti Luciano Russo, responsabile dei delegati per la Lega Pro, il quale ha portato anche i saluti del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, impegnato in questi giorni nel percorso di trasformazione del format della terza serie; l’avvocato Alvio La Face, responsabile degli affari legislativi del Coni, che ha portato i saluti del presidente; Alfredo Bertini della Figc, a sua volta portavoce dei saluti di Gravina.
Il primo intervento lo ha tenuto Luciano Russo sul ruolo del delegato di LegaPro e le relazioni con il lavoro del DGE. Marco Ducci, di Sport e Salute, è intervenuto sul tema “Sicurezza degli impianti sportivi, attività in corso di studio a livello nazionale e internazionale”, proponendo una panoramica italiana ed europea delle norme che sono in fase di cambiamento. Domenico Biondo, dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ha affrontato l’argomento “Il governo e la gestione delle manifestazioni sportive” fornendo molti spunti di confronto operativo, approfondendo temi sull’interazione tra Osservatorio Nazionale Manifestazioni Sportive e questure, e aprendo un canale di dialogo che è di primaria importanza per l’Associazione e tutti i DGE che ne fanno parte. Francesco Furno, Delegato Gestione Evento, ha affrontato gli aggiornamenti relativi al piano di emergenza di uno stadio in relazione alle nuove norme, offrendo spunti operativi per coinvolgere e rendere consapevole il personale. Matteo Marcheggiani, avvocato e Delegato Gestione Evento, ha parlato dell’organizzazione di pubblici spettacoli e la responsabilità delle figure interessate a gestirlo con un parallelo tra le norme di settore e quelle consolidate del mondo del calcio.
A parlare di “Gestione della sicurezza nell’organizzazione degli eventi sportivi: evoluzione normativa e giurisprudenziale” è stato l’avvocato e docente di Diritto dello Sport dell’Università Luiss, Lina Musumarra, poi Francesco Xausa è parlato del “costo irreversibile del codice di giustizia sportiva”.
All’evento hanno partecipato anche i rappresentanti di alcune aziende che si occupano di sicurezza, tra cui Maurizio Viozzi, della Vibi, il quale ha affrontato il tema delle “Nuove tipologie di controllo accessi per eventi sportivi contro minacce Cbrne”, mentre Francesco Dotto, della GrAssMed, ha parlato del tema della “Sicurezza dei campi da gioco, loro manutenzione e sostenibilità”.
Foto: Andes ©