“Il Novecento a Terni. Un secolo di passioni”, l’ultimo libro di Franco Giustinelli, pubblicato da Edizioni Thyrus viene presentato martedì 13 dicembre alle 16.30 presso l’Archivio di Stato, in via Cavour 28 Terni. La presentazione avviene nell’ambito di un incontro dal titolo “Ripensando il Novecento ternano”. L’autore sarà intervistato da Mino Lorusso, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, e da Paolo Raffaelli, ex sindaco di Terni e giornalista Rai.
Interverranno Letizia Salvatori, direttrice dell’Archivio di Stato, Carla Arconte già docente di Storia e Filosofia, Domenico Cialfi, presidente del Centro Studi Storici e Attilio Romanelli, sindacalista e già segretario della Camera del Lavoro.
Il libro racconta le vicende della città industriale, nata sul finire dell’800, che per prima in Umbria si è dovuta misurare con i problemi e le contraddizioni della modernità.
Dall’arrivo di Pietro Farini nel 1903 la scena è dominata dalla nascita della lotta di classe, quindi dal primo conflitto mondiale, dall’affermazione violenta del fascismo e della dittatura, che porteranno a una nuova guerra e alla dissoluzione della città. Il riscatto avverrà con la Resistenza, la nascita della Repubblica e la Costituzione.
La seconda metà del secolo inizia all’insegna della ricostruzione morale e materiale della comunità, che non frena però la crisi del modello di città-fabbrica che ne aveva favorito lo sviluppo. Di fronte alla fine dei partiti e della Prima Repubblica anche la Sinistra, divisa e ancorata a schemi superati, dovrà poi cedere il passo a una Destra sotto mentite spoglie qual è quella berlusconiana.
A Terni si assiste anche alla fine della presenza pubblica nell’economia: la bandiera tedesca sventolerà per un trentennio su viale Brin, mentre l’apparato produttivo continuerà a perdere occupati. Le speranze sono ora riposte nel recente ritorno dell’Ast e dell’Enel in mani italiane .
Il racconto che emerge da tutte queste vicende è popolato da numerosi protagonisti e, alla luce di una lettura “da sinistra”, offre la rappresentazione di una città la cui classe operaia seppe farsi classe dirigente.
Note biografiche dell’autore:
Franco Giustinelli è nato a Terni nel 1940. Laureato in Pedagogia, nel 1956 fa parte della Segreteria della FGCI. Nel 1960 si iscrive al PCI, per il quale a 24 anni entra nella Giunta Comunale di Ezio Ottaviani, e poi in quella di Dante Sotgiu, con la responsabilità dell’Urbanistica e dell’Edilizia.
Dal 1975 al 1983 è assessore regionale, quindi capogruppo. Viene eletto in Senato per due legislature.
È ancora consigliere comunale a Terni dal 1990 al 1996 e vicesindaco tra il 1992 e il 1993. Membro della Segreteria provinciale, di quella regionale e dell’Assemblea nazionale del PDS, ne presiede anche, negli anni ‘90, la Direzione umbra. Attualmente milita nel Partito Democratico.
Presidente dell’ICSIM (Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa “Franco Momigliano”) dal 1995 al 2013.
Allievo di Aldo Capitini, pubblica con La Nuova Italia, Razzismo, Scuola, Società, col quale nel 1994, vince il Premio Nazionale di Pedagogia Pescara. Nel 1996, con Alberto Provantini, pubblica Con Ezio, per le Edizioni Thyrus, nel decimo anniversario della scomparsa dell’ex sindaco. Nel 2005 pubblica con Rubbettino Editore Letteratura e pregiudizio. Diversità e identità nella cultura greca, con prefazione di Walter Veltroni. Condirettore della rivista di studi storico-sociali “Umbria Contemporanea”, fondata da Raffaele Rossi e poi diretta anche da Tullio Seppilli, è autore di articoli e saggi sulla politica del territorio e sulla storia dell’Umbria.
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