Alla premiazione era presente l’alunna individuata dal Consiglio di classe, quale destinatario del premio, Vittoria Nicoli, accompagnata da entrambi i genitori e dal nonno, la famiglia Piccioni con i figli Andrea e Paola, i nipoti Francesco e Alessandro e il Prof. Massimo Piccioni. La giovane premiata, visibilmente emozionata ha ringraziato i genitori e i docenti per il suo percorso di crescita e la famiglia Piccioni per il premio ricevuto. La manifestazione si è apetra con il saluto del Dirigente scolastico, Barbara Margheriti. La Dirigente Barbara Margheriti ha espresso la sua gratitudine e il piacere di ospitare un grande evento pieno d’amore, «tramandare la memoria di valori é l’unicità di una vita, e’ la vera storia d’amore e d’impegno. Solidità, crescita per una forza che superi ogni fragilità, nella vita meno obiettivi e credere in quello che conta di più e perseguirlo con dedizione, fermezza e costanza. Riflettiamo sulle emozioni e sugli input che ci sono arrivati, più contatto e correre di meno vivendo i nostri attimi di storia.
Il prof. Piccioni, «un grande grazie a nome della nostra famiglia, cara 3^ E di oggi 2022, cara Vittoria: a voi i Nostri più vivi complimenti e il nostro grazie per la presenza. Un grazie di vero cuore alla Dirigente Scolastica e a tutto il suo staff, a tutte le funzioni istituzionali di questa eccellente scuola, alle persone che ci accompagnano in questa proposta di valorizzare un ricordo ma soprattutto di voler essere uno stimolo per costruire le fondamenta per un futuro: il vostro futuro, cari giovani, in un passaggio di consegne che traduca le cose buone di ciascuno in una proiezione di continuo miglioramento. Un particolare saluto e ringraziamento al sindaco della nostra città, Leonardo Latini, il nostro Primo cittadino che ci onora con la sua presenza, ad ulteriore conferma delle sue doti di sensibilità e attenzione ai valori semplici ma autentici del percorso umano di ognuno di noi. Anche lui, come questo Istituto nelle diverse articolazioni sono ormai parte della nostra famiglia e siamo certi che potrà continuare il suo lavoro per il bene della città. Il primo nostro pensiero è per voi giovani che rappresentate il futuro, siete l’investimento più importante poiché siete portatori delle nostre speranze e le vostre conoscenze, la vostra intelligenza e la vostra cultura sono l’unica garanzia per una collettività che ha necessità di essere sempre più consapevole, solidale e proiettata verso nuovi orizzonti ricchi di valori per una società sempre migliore, in cui il senso del dovere verso se stessi e verso gli altri è il presupposto per valorizzare i propri diritti. Siamo qui oggi per ricordare chi riponeva proprio in voi le speranze di come attraverso l’impegno, lo studio e il rispetto per gli altri era possibile vincere le nuove sfide delle dinamiche sociali, in cui solo la cultura rappresenta la via maestra. Un passaggio di testimone tra generazioni a cui abbiamo pensato in cui il passato spesso aiuta, se fatto di buoni esempi, a stimolare la ricerca continua di crescere, di diventare donne e uomini leader per il bene comune e individuale: obiettivi che si sovrappongono e che si sommano e mai debbono confliggere. Era il 1°ottobre del 1965 quando Massimo e Luisa si conobbero in questa scuola, la 1^E della mitica Leonardo da Vinci frequentata da entrambi i figli Andrea e Paola. Oggi il nipote Francesco, figlio di Paola, avrà il compito di rappresentare la nostra famiglia. Innanzitutto la nostra famiglia esprime i più vivi complimenti alla vincitrice di questa borsa di studio e le semplici parole incise sulla targa come motivazione del riconoscimento esprimono la qualità di una ragazza di 14 anni: “ riconoscimento dell’impegno e della lodevole condotta”. A te, Vittoria gli auguri per uno splendido futuro ricco di soddisfazioni, anche te costituisci un esempio che è di grande stimolo per chi oggi ti guarda con ammirazione».
Alla 1^ edizione era presente la professoressa di lettere, aveva 99 anni, la signora Lina Mazzola, scomparsa dopo il compimento dei 100 anni, «a lei va il fiore della gratitudine per ciò che ci ha donato, la scuola della vita e un ricordo per la sua famiglia in cui è incisa una frase di Sant’Agostino che esprime i nostri sentimenti: coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma ovunque noi siamo».