Violenza di genere, lotta allo spreco alimentare, carceri, ambiente, immigrazione, guerra. Ma soprattutto, la riscoperta del “Noi” in un momento storico segnato da contrapposizioni tra nazionalismi, individualismi, ideologie.
Tutto questo è “All of Us” – la diciottesima edizione del Terni Film Festival – in programma dal 12 al 20 novembre al Politeama di Terni, Teatro Secci, Cenacolo San Marco, Museo Diocesano e la Biblioteca comunale, con una trasferta alla Filmoteca Vaticana.
Nove giorni di incontri con ospiti provenienti da tutto il mondo, 7 concerti, 3 performance teatrali, 3 classici del cinema del muto con musiche inedite, uno spettacolo di danza, una mostra fotografica, una cena “di avanzi”, 6 cineforum con le scuole e università che coinvolgeranno 2000 studenti e 65 opere cinematografiche tra film, documentari, corti, animazioni, serie televisive e opere in realtà virtuale e aumentata, provenienti 5 continenti e da 23 diversi paesi dal mondo: dall’Italia al Canada, dalla Spagna al Qatar, passando per Romania, Ucraina, Belgio, Spagna, Polonia, India, Austria, Russia, Gran Bretagna, Ungheria, India, Kazakistan, Arabia Saudita, Iran, Giappone, Israele, Marocco, Egitto, Australia e Stati Uniti.
Diretto da Moni Ovadia e Lucrezia Proietti, il festival si apre sabato 12 novembre alle 16.30 sul Sagrato della Cattedrale di Terni, con l’inaugurazione di una panchina rossa in memoria delle donne vittime di violenza, accompagnata da una serie di performance artistiche che proseguiranno al cinema Politeama.
Un altro focus è dedicato alla lotta allo spreco alimentare. “E’ uno scandalo invisibile – spiega Arnaldo Casali, direttore dell’Istess, l’Istituto culturale della Diocesi di Terni che organizza il festival dal 2005 – con il cibo commestibile che buttiamo ogni giorno si potrebbe debellare la fame nel mondo”. Il focus vedrà la proiezione di corti, l’anteprima del film “Non morirò di fame” di Umberto Spinazzola e una cena a base di avanzi curata da Andy Luotto con la collaborazione di Coop Centro Italia e All Food.
Altro tema che verrà sviluppato nei nove giorni di proiezione, è quello degli immigrati di seconda generazione, al centro – sia come tematiche, che quanto a registi e attori – del film Il legionario di Hleb Papou con Germano Gentile e Maurizio Bousso e della serie Bangla di Phaim Bhuiyan, seguito del film che ottenne tra Angeli al festival.
Un pomeriggio è dedicato poi alle carceri, con film realizzati dai detenuti di Vigevano e di Terni.
Come ogni anno il festival rappresenta anche un’occasione per approfondire tematiche di scottante attualità, come la condizione delle donne in Iran, trattata da diverse opere in concorso ma anche con le testimonianze di donne iraniane che interverranno alla kermesse.
La giornata di chiusura, come anticipato già da mesi, sarà invece dedicata all’Ucraina, con l’inaugurazione di una mostra fotografica sui profughi al confine con la Polonia, un film e un documentario in concorso, e la partecipazione della comunità ucraina di Terni con incontri, canti e degustazioni di prodotti tipici.
Il focus francescano, da 16 anni colonna del festival ternano, sarà dedicato invece alla figura di Chiara d’Assisi in due momenti diversi: l’anteprima di Chiara di Susanna Nicchiarelli e la consegna del Premio Fuoricampo alla Filmoteca Vaticana, e la proiezione del primissimo film dedicato alla santa, introdotto al Cenacolo San Marco dall’autore insieme alla teologa Lilia Sebastiani e lo storico Marco Bartoli.
Un altro focus il festival lo dedicherà a Franco Battiato (vincitore nel 2007 dell’Angelo alla carriera) che sarà omaggiato con il concerto degli Autodafè, la proiezione del documentario-testamento Attraversando il bardo e la testimonianza di Carlo Guaitoli.
Tra gli ospiti attesi a Terni, anche Ninni Bruschetta, che riceverà l’Angelo alla carriera e Giovanna Marini, che presenterà il documentario in concorso Giovanna storie di una voce.
Tra gli artisti presenti anche Daniela Poggi, David Riondino, Gabriella Compagnone, Edoardo De Angelis, Gianni Ferreri e Jerzy Stuhr.
Una primizia assoluta è poi Gira che ti rigira di Pompeo De Angelis (responsabile per vent’anni di Istess Storia, scomparso nel 2019) che vede protagonista un giovanissimo Claudio Baglioni.
Realizzato dallo storico, regista e dirigente Rai ternano nel 1972 per promuovere l’omonimo disco del cantautore romano, non è mai stato trasmesso e viene proiettato per la prima volta.
Quattro le giurie internazionali che avranno il compito di assegnare i premi nelle sei categorie: film (8 opere in concorso, da Italia, Iran, Ucraina, Marocco, Kazakistan e India), documentari (12), corti (18), animazioni (11) e opere in realtà virtuale (5) a cui si aggiungono le canzoni inedite del concorso Una canzone per il Terni Film Festival, i cui finalisti si esibiranno sul palco del Cinema Politeama e vinceranno alberi che, seminati in varie zone del mondo, ci aiuteranno a respirare, trasformando in ossigeno l’anidride carbonica.
Il Terni Film Festival è promosso dalla Diocesi di Terni Narni Amelia e organizzato da Istess Cinema con il sostegno della Fondazione Carit, il Ministero della Cultura, la Camera di Commercio dell’Umbria e la Regione Umbria, e il patrocinio del Comune di Terni, Signis International, il Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano e la collaborazione dell’associazione Mirabil Eco e della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Pontificia Università Salesiana.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero.
Foto: TerniLife ©