L’appuntamento con “La città degli immortali” è per domenica 6 novembre, alle 10.30, quando l’attore e autore, Stefano de Majo, darà il via alla tradizionale passeggiata teatrale nel cimitero comunale di Terni.
Quest’anno, oltre a Teatro Acciaio e al Comune di Terni, l’evento sarà coprodotto con l’aiuto dell’associazione Claudio Conti che proprio nel nome di Claudio, morto a soli 25 anni, ha promosso tante iniziative in Africa e a Terni per rendere viva la memoria di quel giovane talentuoso. In quest’ottica l’associazione Claudio Conti, guidata da Tomassina Ponziani, ha già collaborato in numerose occasioni con Stefano de Majo.
“La città degli immortali” è una performance dinamica teatrale, scritta e interpretata da de Majo, in bilico tra storia, memoria e poesia che, partendo dall’ingresso principale, cita i sepolcri di Foscolo, l’editto napoleonico di Saint Cloud che organizzò la costruzione dei cimiteri e l’imponente colonnato che apre il cimitero ternano che fu opera del Poletti, che volle farne omaggio alla città durante la costruzione del teatro Verdi.
Come un teatro vivo e immortale si svilupperà da quel colonnato il percorso guidato dall’attore. Lo spettacolo renderà vive voci e memorie di personaggi piccoli e grandi, vissuti in epoche e condizioni diverse, accomunati dall’aver lasciato un segno, un sorriso, un messaggio d’amore per chi è venuto dopo.
Si racconteranno imprese epiche di eroi, garibaldini e soldati, dai celebri fratelli Fratini e Farini fino al più decorato soldato italiano, Elia Rossi Passavanti, passando per gli ossari di militi senza nome e caduti in guerra e sul lavoro. Si visiteranno le tombe di Borzacchini e Liberati, di imprenditori come Alterocca, Taddei e Pazzaglia, letterati e studenti le cui menti ancora ci illuminano, da Vincenzo Pirro a Telesforo Nanni, fino a Torquato e Sergio Secci. E poi musicisti celebri nel mondo da Briccialdi a Falchi, da Casagrande a Sergio Endrigo, il professor Donatelli, luminare della cardiologia e Cassian Bon, fondatore dell’acciaieria. Tanti personaggi diversi, tutti sepolti nel cimitero di Terni, tra tanti ternani meno famosi ma ugualmente cari alla tradizione popolare per i loro sorrisi o gesti discreti, come Ausilia e Paolo Cabiati detto “Hashish”, Melone il trombettiere della Ternana e Maurizietto, veloce come il suo passo e rimasto a tutti nel cuore.
“Sarà un modo originale ma sentito di tornare a trovare le nostre radici – dice Stefano de Majo – e scoprire quanta vita risuoni dentro il nostro cimitero, che non è mica la città dei morti, perché qui vivono gli immortali”.
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