(rfb) Nel carcere di Terni, lo sciopero della fame “per solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito, detenuto nel 41 bis in Sardegna”. Dopo i diversi scioperi, delle ultime settimane, la casa circondariale di Terni, torna sulla cronaca nazionale. Infatti, Juan Sorroche, anarchico internazionale arrestato nel maggio del 2019 e detenuto in carcere a Terni in regime di alta sicurezza, ha iniziato circa sette giorni fa lo sciopero della fame.
Lo scorso 25 ottobre, gli anarchici hanno occupato la sede di Amnesty Internazional a Roma, e si sono seguiti comunicati e bollettini sui forum anarchici nazionali e internazionali per incentivare questa forma di sciopero della fame dei due anarchici Sorroche e Cospito. Cospito, anche lui arrestato qualche anno fa nel carcere di Terni, adesso in Sardegna accusato di “strage contro la sicurezza dello Stato“.
Lo sciopero della fame, è stato prontamente rilanciato nei forum anarchici italiani, che incidano i proprio “esponenti” carcerati, per danni contro lo stato, a non mollare: “Ancora una volta, lo Stato manda i suoi segnali inequivocabili contro chi da sempre gli è nemico, usando lo strumento più brutale del monopolio legale della violenza: la tortura carceraria. Il regime detentivo del 41 bis dal quale si esce solo con l’abiura e il pentimento, è applicato anche ai prigionieri politici perché le loro idee siano sepolte vive insieme ai loro corpi. Rispolverare i vecchi metodi dell’antiterrorismo uniti oggi a quelli dell’antimafia per infliggere pene carcerarie smisurate, silenziare e seppellire ogni tensione rivoluzionaria, reprimere chi senza troppe giravolte ha colpito il nervo scoperto della mostruosità che siamo abituati a chiamare società democratica. Abbiamo visto che è possibile concretizzare il nostro odio in azioni dirette. Colpire i responsabili della minaccia nucleare è possibile ed è necessario. Non far vivere nella tranquillità i padroni che si ingrassano di ricchezze sulla pelle degli sfruttati e delle sfruttate di questo mondo è possibile ed è necessario. Distruggere i luoghi di potere, covi legalizzati di odio xenofobo è possibile ed è necessario. Restare al fianco di chi ha scelto di fare della sua vita una lotta contro questo sistema mortifero è giusto e necessario”.
Ricordiamo che “l’anarchico” Spagnolo Sorroche, è accusato per l’attentato al tribunale di Trento, con le indagini concluse quando già era nel carcere di Terni per altri reati nei confronti dello Stato, che dalle indagini veniva obbligavano Sorroche ad un trattamento di massima sicurezza. Per il primo novembre, sono stati organizzati dei presidi contro il 41 bis al carcere di Terni e Spoleto.