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Umbria al 14° posto per efficienza della dad durante la pandemia

Concluso il periodo delle restrizioni, delle scuole chiuse e della dad, è giunta l’ora di tirare le somme sulla questione dell’apprendimento digitale in Italia: quali sono state le regioni italiane più efficienti nel garantire la didattica a distanza? Per rispondere a questa domanda la piattaforma di apprendimento Preply ha condotto uno studio al fine di identificare quali regioni offrano le migliori condizioni per l’ apprendimento a distanza.

La regione che si è dimostrata particolarmente preparata a far fronte alla necessità di una didattica a distanza è stata la Campania, dove nonostante la percentuale di abitazioni che dispongono di un computer sia relativamente sotto la media nazionale (59%), la regione si è impegnata ad investire più di 8 milioni di euro nella digitalizzazione dell’istruzione nonché a dedicare all’istruzione il 6,1% del PIL, tra le percentuali più alte a livello nazionale.

Al secondo posto della classifica troviamo la Lombardia che ha investito la maggior somma di denaro per rafforzare la struttura digitale delle scuole, ben 8,17 milioni di euro. Ultimo gradino del podio per il Lazio, regione che si è distinta in particolar modo per l’alta percentuale di abitazioni che dispongono di un computer. Inoltre la regione Lazio dispone di una connessione ad internet più veloce rispetto alla media nazionale.

L’ Umbria si è classificata al 14° posto, registrando ottimi risultati per quanto riguarda la percentuale di PIL destinata all’istruzione. Classifica: E-Learning Index: Regioni italiane con i risultati dei fattori analizzati. Tutte le informazioni sullo studio e la metodologia completa con tutti i risultati e le fonti possono essere trovate su QUI

Regione

Velocità internet a banda larga

Percentuale del PIL destinata all’istruzione

Fondi dedicati alla digitalizzazione delle scuole

Abitazioni che dispongono di un computer

Punteggio totale

1

Campania

63 Mbps

6,1 %

8,15 Milioni

59 %

100,0

2

Lombardia

49 Mbps

2,4 %

8,17 Milioni

73 %

89,7

3

Lazio

56 Mbps

3,0 %

5,11 Milioni

71 %

82,7

4

Sicilia

59 Mbps

6,2 %

7,01 Milioni

56 %

68,7

5

Emilia-Romagna

48 Mbps

2,8 %

4,10 Milioni

69 %

66,1

6

Puglia

47 Mbps

5,8 %

4,98 Milioni

57 %

59,4

7

Toscana

41 Mbps

3,3 %

3,53 Milioni

58 %

43,7

8

Abruzzo

44 Mbps

4,2 %

1,61 Milioni

66 %

41,9

9

Sardegna

39 Mbps

4,7 %

1,65 Milioni

67 %

39,6

10

Piemonte

48 Mbps

3,1 %

4,30 Milioni

66 %

31,7

11

Trentino

32 Mbps

3,3 %

0,6 Milioni

74 %

31,0

12

Marche

31 Mbps

3,9 %

1,73 Milioni

69 %

23,8

13

Liguria

62 Mbps

2,9 %

1,21 Milioni

66 %

21

14

Umbria

47 Mbps

4,1 %

1,25 Milioni

66 %

18,8

15

Veneto

35 Mbps

2,8 %

4,41 Milioni

70 %

16,6

16

Calabria

36 Mbps

6,3 %

2,94 Milioni

54 %

14,8

17

Alto Adige

32 Mbps

3,3 %

0,2 Milioni

73 %

11,3

18

Basilicata

55 Mbps

4,7 %

0,8 Milioni

60 %

11,2

19

Friuli Venezia Giulia

33 Mbps

3,1 %

1,24 Milioni

70 %

0,6

20

Molise

38 Mbps

4,8 %

0,5 Milioni

58 %

0,0

Ulteriori risultati

  • Tra le regioni che hanno destinato all’istruzione una percentuale di PIL sopra la media troviamo la Calabria (6,3%), la Sicilia (6,2%) e la Campania (6,1%).

  • La provincia di Trento risulta  la provincia con la maggior disponibilità di computer, infatti il 74% delle famiglie trentine possiede almeno un dispositivo. Punteggi soddisfacenti anche per l’Alto Adige e Lombardia, dove le abitazioni dotate di computer sono il 73%.

  • Non tutte le regioni hanno dedicato ingenti somme di denaro alla digitalizzazione delle scuole: la Provincia autonoma di Bolzano ha investito nella digitalizzazione 0,2 milioni di euro, il Molise 0,5 milioni e la Provincia autonoma di Trento 0,6 milioni.

  • Fanalino di coda per Friuli Venezia Giulia e Molise a causa della bassa velocità di internet su banda larga, rispettivamente 33 e 38 Mbps, e della bassa cifra dedicata alla digitalizzazione delle scuole, 1,24 Milioni per il Friuli Venezia Giulia e 0,5 Milioni per il Molise.

Come è stata condotta l’analisi

La valutazione ha incluso informazioni sulle condizioni tecniche essenziali, come la velocità di internet e la disponibilità di computer per le famiglie, inoltre sono state fornite importanti informazioni sui finanziamenti per il miglioramento della struttura digitale delle scuole e la spesa pubblica per l’istruzione.

Foto: TerniLife ©

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