Una riflessione sulla questione sociale dal punto di vista agricolo, in Umbria e in Europa. «E’ arrivato il momento di riconoscere la multifunzionalità che è nel Dna dell’agricoltura, per i suoi scopi produttivi in primis, ma anche ricreativi, di aggregazione e di inclusione sociale e lavorativa». Lo ha detto Matteo Bartolini, presidente di Cia Agricoltori italiani dell’Umbria in apertura del convegno che si è svolto giovedì nel Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali nel complesso monumentale di San Pietro a Perugia. Durante la conferenza internazionale SocialFarms: opportunità lavorative, partenariati e servizi di cura nelle aree rurali” sono stati illustrati i risultati del progetto “Socialfarms” che ha visto Cia Umbria nel ruolo di coordinatore di 5 Paesi nel percorso formativo di alto livello in materia di agricoltura sociale, grazie ai fondi del programma europeo Erasmus Plus. Un progetto presentato a giugno nella sede del parlamento europeo a Bruxelles e lanciando la Giornata Europea dell’Agricoltura Sociale L’iniziativa ha ricevuto l’ambita Medaglia del Presidente della Repubblica, speciale conferimento del Capo dello Stato ad eventi che reputa di rilevante interesse istituzionale e culturale.
Il presidente di Cia Agricoltori Italiani dell’Umbria, Matteo Bartolini, ha ringraziato l’Università degli Studi di Perugia per l’affiancamento e il supporto scientifico nel progetto. «Si inizia a comprendere il mondo dell’agricoltura sociale – ha affermato Bartolini – . Una strada da percorrere con convinzione e professionalità. In questo progetto abbiamo messo insieme le buone pratiche per costruire un progetto formativo rivolto ad operatori di fattorie sociali, conferendo ancora più valore alla propria azienda e, al contempo, di garantire inclusione dei soggetti più fragili e non solo. In Umbria c’è grande fermento e la volontà da parte di molti operatori di entrare in questo mondo».
Nel suo intervento, Camilla Laureti, europarlamentare membro commissione Agricoltura e Sviluppo rurale, ha annunciato che si impegnerà in Europa, come proposto da Cia Umbria, per l’istituzione della Giornata europea dell’agricoltura sociale con cadenza annuale.
Il presidente Bartolini ha, inoltre, ringraziato la Regione Umbria «che ha inteso la necessità di pubblicare il regolamento attuativo della legge regionale sull’agricoltura sociale e importanti opportunità attraverso i bandi del Psr, ora serviranno nuove risorse come sostegno all’agricoltura sociale».
Alla conferenza, moderata da Andrea Palomba, sono intervenuti Gaetano Martino, direttore Dsa3, Enrico Calentini, vicepresidente Associazioni Giovani Imprenditori Agricoli Agia – Cia, Roberto Morroni, assessore regionale alle Politiche Agricole e Agroalimentari, Massimo Canalicchio, project manager Cia Umbria, Biancamaria Torquati e Chiara Paffarini, Dsa3, e Carla Moretti del dipartimento di Scienze economiche e sociali dell’Università politecnica delle Marche, Roberto Luciani e Leonardo Lopez, direzione settore agroalimentare e Sda An Regione Marche, Marco Grignani, Ausl Umbria1, Michele Vecchietti e Monica Monzi del Comune di Narni, Marco Romanelli, cooperativa agricola sociale La Rondine a Maccarello. Per tutta la giornata, nel chiostro delle Stelle di San Pietro si è svolta la mostra mercato delle fattorie sociali che ha visto protagoniste tredici realtà umbre e i propri prodotti.
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