È stata definita “un genio al piano” dal quotidiano LombardReport la pianista di fama mondiale Cristiana Pegoraro durante il suo debutto a Milano con l’Orchestra Filarmonica Nazionale Ungherese nel ‘Concerto di fine estate’, importante appuntamento della stagione concertistica milanese. Organizzato da Banca Patrimoni Sella & C in collaborazione con la Delegazione FAI di Milano, il concerto si è tenuto nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, prestigiosa location che ha visto un pubblico delle grandi occasioni, con oltre 1200 presenze. Una cornice d’eccezione per una performance spettacolare e imponente. Cristiana Pegoraro e la Filarmonica Nazionale Ungherese, sotto la direzione del maestro Balázs Kocsár, hanno eseguito un repertorio impegnativo e di grande bellezza.
Il programma ha visto Cristiana Pegoraro solista nel celeberrimo Concerto per pianoforte e orchestra N. 1 Op. 11 di Fryderyck Chopin, con cui ha incantato il pubblico guadagnandosi numerosissimi applausi e richieste di bis. In programma anche la Shylock Ouverture di Aldo Finzi e la Sinfonia N. 2 Op. 73 di Johannes Brahms, magistralmente interpretati da orchestra e direttore. Il concerto è stato poi riproposto a Verbania, sul Lago Maggiore, nel prestigioso auditorium Il Maggiore, anche questo gremito di pubblico per l’occasione.
Una collaborazione di altissimo livello, con musicisti eccellenti, per la pianista umbra che continua a collezionare esperienze internazionali molto significative. “Per me è stato un grandissimo onore – ha commentato Cristiana Pegoraro –, una bellissima collaborazione tra musicisti di Paesi diversi attraverso la musica, linguaggio universale che supera i confini ed è portatrice di armonia e bellezza. In più, suonare il concerto N. 1 di Chopin, uno tra i miei preferiti, è sempre un’emozione unica”.
In attività da oltre novant’anni, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Ungherese, tra le più importanti del Paese, ha una significativa attività concertistica (negli ultimi 15 anni si è esibita in oltre 350 concerti in circa 40 paesi) e sa esprimere una grande versatilità spaziando dal repertorio classico a quello più moderno con un’attenzione particolare alla musica ungherese.
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