(Dal Corriere dell’Umbria) Le preoccupazioni di natura ambientale sembrano essersi definitivamente dissipate. Il nuovo centro sportivo della Ternana a Colle dell’Oro – ribattezzato per comodità Ternanello, tanto per scimmiottare il Milanello del Milan, ma il nome non è ancora stato assegnato ufficialmente – avrà un carattere profondamente “green”, ovvero sarà realizzato con la massima sensibilità ai temi paesaggistici e ambientali.
Concetti che sono stati ribaditi anche nel corso dell’ultimo incontro che il vice presidente, Paolo Tagliavento, e il project manager di fiducia di Bandecchi, Sergio Anibaldi, hanno avuto con il cosiddetto “Comitato di Colle dell’Oro”, presentatosi con i propri legali. Si tratta, per dirla in soldoni, di un’unica famiglia, proprietaria di una casa prospiciente all’area su cui la società realizzerà il centro, che si è costituita in “comitato” e che, teoricamente, potrebbe ancora presentare ricorso al Tar contro la variante al Prg approvata dal Comune nel giugno 2022.
E l’eventuale ricorso dilaterebbe i tempi di inizio del cantiere, fatto salvo il diritto di ognuno di rivolgersi ai tribunali che ritiene opportuni, sebbene tutti i pronunciamenti finora sembrano escludere qualunque tipo di “impugnabilità” del progetto del centro.
I timori del “comitato”, a quanto trapelato, sarebbero legati all’impatto ambientale del centro sportivo. “C’è chi parla di 40 mila mq di immobili – spiega Sergio Anibaldi – che è un dato del tutto sballato. I metri quadrati edificabili nell’area sono 9 mila e di questi ne verranno realizzati solo 7.400, il 90% in ipogeo, cioè sotto terra. Non solo: il terzo campo da calcio di quelli previsti sorgerà addirittura sul tetto di questo edificio. Insomma, il colpo d’occhio che si avrà sarà quello di un grandissimo parco”.
Non solo: anche la piccola tribunetta del campo principale sarà interamente coperta di vegetazione. E le luci? C’era timore di un forte impatto… “Assolutamente no – chiarisce Anibaldi – i corpi illuminanti sono stati studiati nel pieno rispetto della normativa sull’inquinamento illuminotecnico”. Da segnalare infine che, “comitato” a parte, non risultano dubbi o perplessità da parte di tutti gli altri residenti della zona.
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