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Sviluppo, la firma del patto per la la Green community fra Allerona, Baschi, Castel Viscardo, Ficulle, Guardea, Parrano e San Venanzo

E’ in programma oggi alle 15.30 a Baschi, al Green Village, la sottoscrizione del patto per la “green community” Umbria Etrusca fra i comuni di Allerona, Baschi, Castel Viscardo, Ficulle, Guardea, Parrano, San Venanzo. I sette sindaci firmeranno l’intesa per “dare concretezza alle valutazioni e ai progetti già delineati il 14 aprile scorso a San Venanzo ed unire i propri sforzi per affrontare da protagoniste la sfida della transizione ecologica”. Il patto coinvolge sette territori comunali, 13mila abitanti e 500 chilometri quadrati di estensione classificati dall’Unesco ”riserva di biodiversità”.

Il comunicato dei sindaci: “Nella zona occidentale dell’Umbria, inclusa tra le aree interne dalla Strategia elaborata da Fabrizio Barca per le zone marginalizzate, sette comunità, 13mila abitanti complessivi presenti su quasi 500 chilometri quadrati che hanno deciso di unire i propri sforzi per dare valore alle risorse del territorio in un quadro di trasformazioni profonde per quello che riguarda l’energia, l’alimentazione, la salute, la qualità dell’abitare.

Una comunità sostenibile (“green community”) funziona secondo i principi della progettazione partecipata fatta di due elementi indispensabili: 1) il coinvolgimento della popolazione, obbligatorio per le normative europee e nazionali che prevedono questo nuovo tipo di aggregazione; 2) la condivisione di strategie da parte di più amministrazioni comunali per portare a sistema gli interventi e le progettualità in grado di intercettare le opportunità della nuova programmazione europea e del Pnrr, a partire proprio da quelle destinate alle green community.

Cinquanta milioni di euro: questa la stima dell’ammontare complessivo delle risorse intercettabili grazie ai vari Fondi strutturali (sviluppo regionale, sociale, agricolo, coesione, servizi ecosistemici, Pnrr, Strategia forestale nazionale, Patto Vato).

Il lavoro di progettazione si articolerà in tre tavoli tematici: Bosco, acqua, energia; Agricoltura multidimensionale, turismo, economia territoriale; Servizi sociali e di comunità.

L’attività dei laboratori tematico-progettuali riguarderà in particolare:
a) gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale (anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno); b) gestione integrata e certificata delle risorse idriche; c) produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali i micro impianti fotovoltaici, idroelettrici, le biomasse, il biogas, l’eolico, la cogenerazione e biometano; d) sviluppo di un turismo sostenibile (capace di valorizzare le produzioni locali); e) costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna; f) efficienza energetica e l’integrazione intelligente degli impianti e delle reti; g) sviluppo sostenibile delle attività produttive; h) integrazione dei servizi di mobilità; i) modelli di azienda agricola sostenibile, energeticamente indipendente”.

Foto: TerniLife ©

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