L’infermiere di famiglia e di comunità svolgerà e ha svolto in questi mesi di pandemia un ruolo importantissimo sul territorio: così l’assessore alla salute della Regione Umbria, in occasione dell’avvio a del corso per infermiere di famiglia e comunità organizzato nella sede della Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra a Perugia con l’obiettivo di offrire ai professionisti un percorso che rafforzi le loro competenze.
L’infermiere di comunità – ha spiegato l’assessore – contribuisce a rafforzare i servizi infermieristici per la presa in carico sul territorio anche dei soggetti affetti dal virus del covid, coadiuvando anche le Unità speciali di continuità assistenziale.
Questa figura è già prevista e inserita nel Patto per la salute 2019-2021 per garantire la completa presa in carico integrata delle persone, così come viene attribuito una funzione primaria anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nell’ambito di Ospedale di Comunità, COT, Case di Comunità ed attività domiciliare.
In Umbria gli infermieri di famiglia e comunità operano nei distretti territoriali, così come indicato dalla DGR n. 916 del 14 ottobre 2020 “Piano di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale territoriale”, che individua tra gli obiettivi il supporto nelle fasi di stratificazione del rischio nei pazienti dei medici delle aggregazioni funzionali territoriali, il supporto per la presa in carico per il controllo periodico dei pazienti affetti da patologie croniche.
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