Il 4-4 tra Ternana e Frosinone, dell’ultimo turno di Serie B, è finito sotto osservazione del giudice sportivo (guarda le foto). La rete del pari ospite su rigore a tempo scaduto ha generato una dura reazione da parte del presidente della Ternana Stefano Bandecchi. Il giudice sportivo lo ha squalificato fino al 20 maggio 2022 per “aver rivolto, con fare intimidatorio, una critica irrispettosa al direttore di gara e, successivamente, per aver impedito all’arbitro di accedere al proprio spogliatoio”. Alle Fere anche una multa di 5 mila euro per responsabilità diretta.
Bandecchi si è difeso: “Non ho messo le mani addosso all’arbitro. Ho solo alzato un dito. Ha scritto delle falsità. Dovrei pure querelarlo”. “L’arbitro, che non ricordo nemmeno come si chiami – dice su Robilotta di Sala Consilina – è anche bugiardo. Io, al centro del campo, gli ho detto che avrebbe dovuto andare a ricontrollare il rigore al var. E poi, non gli ho messo le mani addosso. Altrimenti, oggi, avrebbe un enfisema polmonare. Ho solo alzato un dito e lui è venuto incontro al mio dito, nel corridoio stretto degli spogliatoi nel quale io non passo nemmeno con le spalle. Io ero andato nello spogliatoio della Ternana, non nel suo. E adesso, con i miei avvocati, vedo pure se posso querelarlo”. Bandecchi ha anche fortemente contestato il rigore dato al Frosinone che è valso il pari e pure il precedente calcio d’angolo: “Fino al 20 maggio, due volte all’ora, sulla tv dell’Unicusano faremo rivedere il calcio d’ angolo e il calcio di rigore inesistenti“.