Inizierà l’11 aprile al circolo Arci di Via delle Rose a Narni scalo il progetto “Genitori Neo…Nati” che torna quest’anno in presenza dopo le vicissitudini dettate dall’emergenza covid. Il progetto si concluderà con uno spettacolo finale il 14 maggio alle 17 al teatro comunale Giuseppe Manini. “E’ un’iniziativa molto importante i bambini educati alla lettura sin da piccoli continueranno a sentire il bisogno di leggere anche quando saranno adulti, mantenendo aggiornate, efficienti e elastiche le proprie conoscenze e la propria mente”, commenta l’assessore alle politiche sociali Silvia Tiberti. “E’ anche – aggiunge l’assessore – un’opportunità per i futuri genitori di comprendere l’importanza della pratica della lettura sin dalla gestazione grazie alla comunicazione precoce che si instaura tra mamma e feto.
Il progetto – spiega poi la Tiberti – non è rivolto solamente ai futuri genitori ma anche ai neo genitori e ai genitori con bambini piccoli, il libro e la lettura ad alta voce possono essere strumenti “magici” per aiutare il bambino a sviluppare e migliorare le sue capacità cognitive, socio-relazionali ed emotive e sono mezzi privilegiati nella comunicazione e nella relazione con l’adulto e con gli altri bambini”. Fra le novità di quest’anno anche il progetto, correlato, “Nati per la Musica” che promuove l’esperienza musicale in famiglia come strumento di relazione, per uno sviluppo migliore del bambino nelle prime epoche della vita.
“La musica è una buona pratica – osserva l’assessore – che, se attuata precocemente e con continuità, sostiene la crescita dei bambini. Dal punto di vista cognitivo, la musica aiuta il bambino a sviluppare proprie capacità di ascolto e osservazione, ad accrescere la propria immaginazione e creatività, ad aumentare le capacità di concentrazione e attenzione e ad esercitare la memoria. A livello relazionale – sottolinea – ascoltare e fare musica in famiglia, giocando con la voce, con gli oggetti quotidiani che producono suoni, cantare filastrocche e inventarne di nuove rafforza il legame affettivo tra adulto e bambino ed è fonte di benessere. Il ruolo dei genitori – sostiene sempre la Tiberti – è cruciale nel percorso di avvicinamento e scoperta della musica e dei suoni.
Un ambiente familiare musicalmente stimolante, dove i genitori propongono ai bambini di giocare con la voce e con i suoni, rafforza il legame affettivo all’interno della famiglia ed è terreno favorevole nel quale si possono sviluppare le esperienze musicali successive. Sono entrambi progetti che stanno alla base della promozione della cultura dell’infanzia – conclude – quella che abbiamo sempre sostenuto in questi anni, perché ritengo che sia non solo un diritto per i più piccoli, ma che rappresenta la base per una comunità migliore”.
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