“Sindacati, Rsu, tutti i sindaci dei territori vanno coinvolti nel tavolo su Acque minerali d’Italia, così come deve essere elemento di condivisione e trasparenza il piano industriale e la verifica degli impegni finora assunti. Una chiarezza che mi auguro – dichiara il capogruppo del Pd Francesco Filipponi di vedere già dalla prossima riunione dell’unico tavolo formale legittimato, che deve essere quanto prima riunito”.
Il consigliere comunale del Pd ha presentato nel consiglio comunale di Terni una interrogazione nella quale evidenzia che “lo scorso 23 marzo i sindacati e le Rsu di Sangemini e Amerino, hanno diramato una nota in cui sostanziano che l’unico tavolo sulla vertenza è quello ufficiale con i lavoratori.
Quest’ultimi hanno appreso a mezzo stampa di un incontro tra la presidente della Regione Umbria e i vertici di Ami capeggiati dal presidente Massimo Pessina, alla presenza dei due sindaci dei comuni di Acquasparta e San Gemini. Dalla nota si apprende delle dichiarazioni del presidente Ami, che parla di buon andamento del piano quinquennale presentato, in linea con gli obiettivi previsti. Mentre la presidente della Regione Umbria ha riferito di un monitoraggio puntuale e costante con ripetuti incontri.
Occorre un chiarimento in merito al citati ripetuti incontri che sarebbero avvenuti all’insaputa di tutti i soggetti interessati alla vicenda. E se cosi è stato, occorre capire cosa è emerso in questi ripetuti incontri rispetto al tavolo politico ufficiale, aperto presso l’assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Umbria ed inoltre perché gli altri sindaci dei territori limitrofi coinvolti, non sono stati invitati”.
“il tavolo legittimato per risolvere la crisi del Gruppo Acque Minerali d’Italia – prosegue Francesco Filipponi nella interrogazione – è quello che coinvolge le Rsu e le organizzazioni sindacali dei lavoratori presenti nei due stabilimenti umbri. il coinvolgimento unitario delle istituzioni e della politica locale è da supporto al tavolo sindacale, come peraltro sottoscritto in un documento firmato nella sede del Comune di Sangemini”.
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