Il gruppo di maggioranza al Consiglio comunale di Lugnano in Teverina ha annunciato una mozione sulla Strada di Ramici. Di seguito il testo:
“Con la presente mozione da votare al prossimo consiglio comunale si intende informare tutti i cittadini del nostro paese, del Comprensorio Amerino e generalmente i cittadini umbri e non, regolarmente fruitori di tale collegamento strategico, che la riqualificazione della Strada di Ramici, (COmunale Attigliano-Lugnano-Alviano), non avverrà prima del 2024.
Il D.M. 12 ottobre 2021 aveva stanziato più di 6 milioni di euro in 6 annualità dal 2021 al 2026 per la manutenzione straordinaria di strade provinciali o comunali che fungano da collegamento strategico ricadenti nei Comuni delle Aree Interne con la pianificazione della Provincia di Terni; il buon senso avrebbe suggerito tale strada tra le priorità, asse di riferimento per molti di questi Comuni come via di accesso a ferrovie e autostrada e importante bypass nei momenti di chiusura del tratto A1 Attigliano-Orvieto.
Un tratto che può veramente causare danni non solo ai mezzi che transitano , ma soprattutto alle persone con un alta probabilità che si verifichino incidenti. Inoltre nel periodo estivo, il traffico veicolare aumenta notevolmente vista la presenza del sito termale di Ramici molto frequentato da turisti e cittadini del comprensorio che da tempo si sono fatti portatori di esposti e comunicazioni al Comune di Lugnano, affinchè tale strada possa essere considerata una arteria di transito anziché un percorso ad ostacoli con tutti i pericoli del caso.
Tuttavia, logiche meramente politiche, (che non significa di partito in base alla coalizione di appartenenza di questo o quel comune, ma interessi di minore urgenza rispetto alla sicurezza dei cittadini) hanno fatto sì che tale intervento finanziabile con l’annualità 2022 di 1 milione di euro slittasse al 2024, in favore di tratti stradali di competenza provinciale e probabilmente riqualificabili con ben altri fondi.
A ciò si aggiunge la frammentarietà degli interventi proposti, a conferma di quanto affermato e indice di situazioni di degrado molto meno accentuate e pertanto “posticipabili” alle altre annualità. Ora non vogliamo sindacare sulla specifica responsabilità che sia della Provincia o dei Comuni dell’Area interna, ma di fatto i patti non sono stati rispettati tanto da usare la “emergency exit” della messa a votazione che, con un numero considerevole di comuni dell’Orvietano nei confronti dei quattro comuni interessati all’intervento dell’Amerino, ha avuto un risultato scontato.
Chiaramente in questa vicenda ha perso la politica, quella buona quella della parola data e mantenuta, a discapito di logiche di interesse individuali, che sconquassano l’attuale fragile consesso dell’Area Interna Orvietana ormai finita nel dimenticatoio da troppo tempo.
E checché ne dica la Presidente della Provincia Pernazza, che scarica le accuse (in termini concettuali giustamente) sui comuni dell’Area interna, ci saremmo aspettati dall’Ente attuatore di prendere in considerazione i reali rischi di pericolosità di tale arteria e ricordare quanto pattuito a novembre. Ci teniamo comunque a precisare che l’amministrazione comunale di Lugnano in Teverina non è né pro Pernazza né pro il vecchio presidente della Provincia Lattanzi, ma è a favore della risoluzione delle problematiche dei cittadini, in particolare quelle relative alla sicurezza ed incolumità degli automobilisti che transitano sulla Strada di Ramici. Continueremo in tutte le sedi la nostra battaglia per reperire i fondi necessari per tale arteria che purtroppo un piccolo comune come il nostro non dispone.
Pertanto, a nome del Comune di Lugnano in Teverina non si garantisce che la strada resterà aperta al transito fino al 2024 per motivi di sicurezza, consapevoli, nostro malgrado, del disagio che tale scelta obbligata porterà a molte migliaia di utenti”.
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