“Da quando sono entrato in Zambia anche se amo campeggiare liberamente, ho sempre chiesto il permesso e campeggiato all’interno di proprietà private”.
Scrive questo nel suo blog, Lorenzo Barone partito da San Gemini per affrontare un lunghissimo viaggio.
“Evito il campeggio libero perché le persone sono ovunque, non sono chiuse in casa davanti alla televisione, al computer o a giocare alla PlayStation. Non sono neanche chiuse negli uffici, nelle scuole o ferme nel traffico.
Ci sono i bambini che corrono nei campi, famiglie di fronte al fuoco che cucinano, uomini che zappano la terra, donne che camminano al lato della strada trasportando qualsiasi cosa sulla testa con un equilibrio incredibile, ragazzi in bici che trasportano legna o carbone e così via.
Io sono visto come un ricco e persino la sera tardi quando attraverso i villaggi nell’oscurità vengo spesso riconosciuto come uomo bianco perché mi chiamano da lontano pronunciando Muzungu!
La vita qui si svolge all’aria aperta, vivono in mezzo alla natura, in una dimensione completamente diversa dalla nostra dell’Occidente”.
Foto: Lorenzo Barone ©