Il Consiglio comunale ha adottato, nel pomeriggio di ieri, con 20 voti favorevoli e 9 astenuti la proposta della giunta relativa all’approvazione del regolamento dei musei del comune di Terni.
Il documento è stato illustrato in aula dall’assessore alla Cultura Maurizio Cecconelli che ha parlato di “vuoto che si colma in quanto finora non c’era un regolamento che adegua il sistema museale ternano alla rete regionale e nazionale, Una valorizzazione puntando sulla qualità e sull’elevazione degli standard dei servizi”.
E’ stato approvato anche un emendamento, proposto dalle minoranze e illustrato dal consigliere di Senso Civico Alessandro Gentiletti, che punta “a garantire l’utilizzo degli ambienti museali da parte di tutte le associazioni del territorio e da chiunque ne faccia richiesta perché compatibile con il contenuto e le finalità del luogo”.
Il regolamento disciplina l’organizzazione e il funzionamento del Sistema museale cittadino dando attuazione alla normativa regionale in materia e aderendo a sistema dei musei dell’Umbria.
Fanno parte dell’insieme museale cittadino il museo d’Arte Moderna e Contemporanea Aurelio De Felice, il museo archeologico Claudia Giontella, la mostra permanente delle Raccolte Paleontologiche dell’Umbria Meridionale, l’Anfiteatro Romano, e il Centro visita e documentazione Umberto Ciotti.
Le diverse sedi dei musei comunali sono di proprietà del Comune di Terni, mentre il patrimonio museale è costituito dai beni immobili e mobili in dotazione ad ogni singola struttura museale, acquistato o acquisito per donazione e da beni in deposito da Enti o da soggetti pubblici e privati.
Il Regolamento approvato richiama definizioni fondamentali in materia citando tutta la normativa di settore, sia quelle regionali che nazionali. Inoltre disciplina le finalità, le funzioni, le forme di gestione, l’organizzazione e le risorse umane, le aperture, le tariffe e tutto quello che concerne le sponsorizzazioni, le raccolte e la catalogazione delle opere. Relativamente alla gestione finanziaria Il Comune provvede al mantenimento dei musei mediante fondi di bilancio ordinari, nonché con contributi ordinari e straordinari che potranno essere concessi dallo Stato, dalla Regione, dalla provincia, da altri enti pubblici, e da eventuali donazioni di privati cittadini, enti morali, ditte, organizzazioni o associazioni che liberamente intendano sostenerlo finanziariamente. E’ sempre il Comune che, nei limiti delle disponibilità di bilancio, assicura alle strutture museali risorse economiche e finanziarie adeguate alle loro dimensioni e caratteristiche, per consentirne il normale funzionamento, nel rispetto degli standard minimi di qualità; gli organi competenti stabiliscono i programmi e gli obiettivi da perseguire.
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