È stato firmato stamattina il protocollo d’intesa che vede il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Perugia, della Regione Umbria e del Comune di Terni per la riqualificazione architettonica e funzionale dell’area di Pentima a Terni.
“Con il documento sottoscritto abbiamo posto la prima pietra per l’edificazione di un progetto culturale e di istruzione con una forte ricaduta sull’intera regione – ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione Paola Agabiti – Il protocollo rappresenta per l’amministrazione regionale umbra la volontà di arricchire un’offerta formativa di alto livello, capace di coinvolgere l’intero territorio ternano nella formazione universitaria, allargando la platea di coloro che ambiscono ad un insegnamento superiore di qualità. Ringrazio di cuore il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni, Luigi Carlini, per il sostegno ed il contributo offerto alla progettazione degli interventi di riqualificazione dell’area di Pentima”.
L’assessore Agabiti ha poi ribadito: “È compito e dovere delle istituzioni fornire agli studenti e alla collettività gli strumenti per raggiungere gli alti obiettivi di una preparazione di eccellenza, attraverso sedi adeguate e funzionali e collegando le stesse e gli obiettivi formativi al tessuto imprenditoriale locale. Solo in questi termini un territorio può crescere e trattenere al suo interno tutte le risorse umane che ha avuto l’onore di formare e di crescere al suo interno. Oggi abbiamo lanciato una sfida tangibile finalizzata alla qualità dell’insegnamento e all’inclusione umana e territoriale di una intera regione. Sta a noi e alla collaborazione fra tutte le istituzioni interessate portare a termine la realizzazione di quello che adesso non è più soltanto un sogno, ma una concreta realtà”.
Il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Perugia, Prof. Maurizio Oliviero ha dichiarato: “L’Ateneo intende proseguire il suo impegno nel territorio ternano, rafforzando e consolidando la sua azione e la sua presenza, anche grazie al protocollo sottoscritto oggi con la Regione dell’Umbria e con il Comune di Terni, cui va il mio ringraziamento. Crediamo fortemente nell’Università a Terni – ha sottolineato – e intendiamo portare avanti lo sviluppo dell’Ateneo nell’area. Questo implica scelte qualitative e non quantitative e la realizzazione di una visione di sviluppo specifica e mirata, che sia soprattutto sostenibile nel lungo periodo. Tutto ciò, ovviamente, è realizzabile unicamente con il supporto e la collaborazione delle istituzioni territoriali e del tessuto industriale ed economico locale, che siamo certi risponderà con entusiasmo”.
“Un’intensa interlocuzione con la Regione Umbria e con l’Università, condotta dall’assessore Cinzia Fabrizi che ringrazio – ha detto il sindaco di Terni Leonardo Latini – ha portato alla firma oggi di questo importante protocollo. Per il Comune di Terni la presenza dell’Ateneo sul territorio è un fattore determinante sia a livello culturale che come leva per lo sviluppo economico”.
“Abbiamo inserito fin dall’inizio il rilancio dell’area di Pentima come punto fondamentale della nostra strategia – ha detto ancora – perché crediamo che il sito, opportunamente rinnovato e riqualificato, grazie anche all’apporto fornito dalla Fondazione Carit, abbia tutte le caratteristiche per favorire l’incontro tra studio, ricerca e impresa, in stretto rapporto con il polo industriale più importante dell’Umbria e che sta vivendo una fase di passaggio che tutti noi auspichiamo positiva per la città e per la regione”.
L’intesa consentirà, contestualmente, di costituire un centro formativo e di ricerca che possa fungere da riferimento per il tessuto industriale locale, fornendo formazione, aggiornamento, supporto alla sperimentazione industriale e alla ricerca di base e applicata, con particolare riferimento ai settori della chimica verde, della metallurgia, dell’energia, dello sviluppo sostenibile, della transizione digitale 4.0 e della prevenzione delle calamità naturali, ambiti in cui l’area di Terni-Narni è già in grado di esprimere un vantaggio competitivo importante.
Oltre a questo, le attività si concentreranno sull’ammodernamento delle attività industriali negli ambiti dell’automazione, dell’efficienza energetica, dell’economia circolare e della simbiosi industriale, in sinergia con le politiche di tutela del territorio e con i processi di internazionalizzazione delle imprese e dell’offerta formativa.
Le molteplici attività oggetto del protocollo sono state oggetto di ampio confronto con le istituzioni locali del territorio e sono mirate anche al miglioramento della cooperazione strategica e operativa tra le stesse.
La Regione, si legge nel documento, nel completare la sistemazione della struttura, metterà a disposizione dell’Università degli Studi di Perugia ulteriori spazi verificando anche, nell’ambito del patrimonio immobiliare esistente, la possibilità di realizzazione di una struttura destinata a ospitare studentesse e studenti universitari, realizzando anche azioni volte al potenziamento di percorsi ITS (Istituti Tecnici Superiori) nell’area.
L’Università, in collaborazione con la Regione e con l’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria, si impegna a sua volta alla creazione di percorsi didattici e formativi che prevedano l’aggregazione dei corsi di Ingegneria e di Economia, quali Master e Dottorati Industriali.
Nel testo sottoscritto è prevista anche la progettazione di cosiddetti C-Labs (Contamination Labs), vale a dire di spazi di incontro e scambio intellettuale che fungeranno da catalizzatori di idee innovative e da terreno di coltura per il trasferimento dei risultati della ricerca alle attività produttive. In ultimo, l’Ateneo metterà a disposizione il suo contributo per l’istituzione di un centro studi per la tutela dell’ambiente, l’edilizia antisismica e lo studio e la gestione del rischio idrogeologico.
Il Comune di Terni, infine, garantirà i servizi funzionali alle numerose attività previste nell’intesa, con riferimento, in particolare, a trasporti e sportelli informativi.
Foto: TerniLife ©