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Ennesimo incendio e danno ambientale, le opposizioni: “L’ipocrisia di chi mette il partito davanti alla città non merita alcun rispetto”

“Ovunque i fatti avvenuti in questi giorni a Terni avrebbero prodotto una risposta ferma dell’intera comunità per fare massima chiarezza intorno a queste autocombustioni che avvengono in pieno inverno. A Terni, invece, questi accadimenti intorno ai quali andranno fatti gli opportuni approfondimenti da parte delle autorità competenti, vengono definiti dagli amministratori casuali e ormai abituali. Dopo il secondo incendio in una settimana, il quarto negli ultimi tempi, pensiamo che chi governa la città debba fare qualcosa in più per prevenire l’ennesima offesa ambientale, sanitaria ed economica”.

Questo quanto si legge nella nota di Movimento 5 Stelle Terni e Narni, Sinistra Italiana Umbria, Europa Verde Umbria, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Partito Democratico di Terni, Altrovento Umbria, Giovani Democratici di Terni, Articolo Uno Terni, Senso Civico.

Chiediamo pertanto la massima attenzione da parte di Prefettura e Procura. Esprimiamo la più totale solidarietà ai lavoratori colpiti, a cominciare dai Vigili del Fuoco interessati dalle operazioni di spegnimento degli incendi. Ma l’ipocrisia di chi mette il partito davanti alla città non merita alcun rispetto. La Lega ha costruito le sue fortune elettorali a Terni sui casi di cronaca nera, attribuendo la responsabilità di ogni singolo drammatico evento alle politiche sulla sicurezza messe in campo dalle precedenti amministrazioni. Oggi, invece, chiedono paradossalmente le dimissioni dei consiglieri di minoranza che pretendono chiarezza e responsabilità, anziché pretendere unitamente un incontro al Prefetto per valutare il da farsi e monitorare i piani di sicurezza aziendali specie nelle aree produttive a rischio. Di fronte al lassismo dell’attuale amministrazione ternana ed umbra sono serviti due esposti alle Procure della Repubblica di Terni e Perugia.

Ricordiamo che le funzioni attribuite dalla legge al sindaco riguardano la tutela della salute e i “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. La sua presenza nel Comitato per l’ordine e la sicurezza è proprio funzionale a questo e non certo alla propaganda di partito. Ammesso e non concesso che a Terni l’ennesimo rogo sia frutto di autocombustione spontanea in pieno inverno, cosa ha fatto in questi mesi chi di fronte a questi fenomeni ha il potere e il dovere di chiedere lo svolgimento di controlli a tappeto sugli impianti a rischio? Solo valutazioni superficiali sulla casualità degli eventi che dimostrano il non governo della città. Nel frattempo si tace su un piano rifiuti, come quello che la Regione si appresta a varare, vetusto e dannoso. E si continua a pianificare una concentrazione mai vista di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti nei pressi dei centri abitati con la richiesta di finanziamento tramite PNRR.

L’assenza totale di politiche ambientali da parte della Lega e della maggioranza di governo della città è il segno del fallimento di un sindaco che sta portando la città in un grave declino. In due anni siamo tornati a superare i limiti di legge e le soglie di sicurezza per i livelli di nichel e metalli pesanti. Due anni in cui l’unica risposta da parte della Lega è stata la guerra ai caminetti, come testimonia un piano della qualità dell’aria assurdo, adottato dalla giunta regionale che ha persino soppresso il Registro Tumori di fronte ai dati inequivocabili dello Studio Sentieri senza alcun potenziamento di prevenzione e screening per le patologie con cause di evidenza ambientale. Una giunta silente anche quando la Regione ha dimenticato di fare gli screening oncologici sulla base dell’atto proposto da loro stessi e approvato dal consiglio comunale.

La loro assenza nella manifestazione per la pace di ieri sera con una grande partecipazione della città, si inserisce perfettamente in questo quadro e nell’immobilismo connivente. Costruire un’alternativa che abbia come orizzonte una Terni moderna, vivibile e sostenibile, in linea con la transizione ecologica e digitale in atto è un dovere morale oltre che politico per restituire dignità alla città ed ai ternani.

Foto: TerniLife ©

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