Confartigianato Imprese Umbria esprime il proprio disappunto per la nuova stretta sui bonus fiscali che di fatto prevede che il credito di imposta sia cedibile una sola volta cambiando le regole in corso e con il rischio di mettere in ginocchio tutta la filiera del comparto casa.
La norma è contenuta nel decreto Sostegni-ter approvato dal Governo, ma non ancora convertito in legge e se dovesse passare così come è scritta, in pratica una volta avviato il procedimento, l’impresa potrà cedere il credito maturato a fronte di lavori edilizi, solo una volta a un soggetto terzo, che non potrà cederlo ulteriormente. Stessa cosa anche per lo sconto in fattura.
La norma cosi come proposta inibirebbe l’intero meccanismo della cedibilità illimitata del credito di imposta con gravi ripercussioni per le imprese. Le banche non potranno più cedere in seconda cessione il credito per cui, lo stesso, diventerebbe meno appetibile, sarebbe pagato meno e si fermerebbe presso i primi istituti a cui verrebbe ceduto con la conseguenze che diminuirebbero i plafond messi a disposizione dalle banche.
Inoltre i crediti rischiano di rimanere in pancia a cittadini e imprese, aumentando le percentuali di accolli e costi. Chi non ha capienza non potrà più detrarre, né cedere.
Il sistema bancario, in questo contesto d’incertezza si avvierà verso il rallentamento del processo di acquisizione dei crediti. Le imprese registreranno degli squilibri di liquidità tali da minare la regolarità dei flussi per l’approvvigionamento di materiali ed il pagamento degli stipendi.
E’ necessario un immediato dietrofront con misure di investimento per rassicurare banche e mercato.
Una situazione gravissima alla quale si aggiunge il fatto che non è ancora partita la semplificazione prevista dal 1° gennaio 2022 per gli interventi in edilizia libera e per quelli di importo inferiore a 10.000 euro senza asseverazione. La piattaforma dell’Agenzia delle Entrate per la comunicazione dell’opzione non è ancora aggiornata.
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