“Non è corretto affermare, come fatto dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, che i ricoveri chirurgici effettuati nel 2021 sono sostanzialmente in linea con quelli del 2019”.
Lo sottolinea in una nota la Fp Cgil Medici dell’Azienda ospedaliera di Terni che, numeri alla mano, parla di “incongruenze” tra quanto dichiarato dall’assessore e i dati dei ricoveri contenuti nell’aggiornamento sull’andamento dell’epidemia.
“Premesso che già nell’ultimo quadrimestre del 2019 l’attività chirurgica aveva subito un decremento a causa della carenza di anestesisti – scrivono i medici della Cgil – nel 2021, presso l’azienda ospedaliera di Terni, a differenza di quanto accaduto per Perugia, sono stati effettuati ben 313 interventi chirurgici in meno in regime di day surgery rispetto al 2019, penalizzando ancora una volta quella chirurgia di media e bassa complessità e quei modelli organizzativi (day-week surgery) che per definizione andrebbero implementati sia in fase pandemica che postpandemica, in quanto in grado di non impattare in maniera significativa sull’uso di risorse preziose come infermieri ed anestesisti ed inoltre capaci di consentire un rapido recupero di grossi volumi di attività chirurgica procrastinata a causa della pandemia, offrendo efficaci risposte ai pazienti in lista di attesa”.
Ulteriore attenzione, secondo il sindacato, merita un approfondimento circa la gestione del personale infermieristico e di supporto che viene “dirottato quotidianamente ad libitum in questo o quel reparto, non tenendo conto spesso delle competenze specifiche acquisite attraverso percorsi di studi o attraverso certificate esperienze professionali”.
“Nonostante, come affermato dallo stesso assessore Coletto, i dati relativi alle infezioni da Covid nella Regione Umbria siano assolutamente rassicuranti – prosegue la Fp Cgil Medici – presso l’azienda ospedaliera di Terni abbiamo assistito ad una brusca riduzione delle sedute operatorie per la chirurgia programmata (ovviamente non oncologica) negli ultimi giorni del mese di dicembre, cui è seguita una ulteriore ‘contrazione’ con nota del direttore sanitario del 14.01.2022”.
Infine, la Fp Cgil Medici di Terni rimarca che “nonostante la tanto pubblicizzata collaborazione per la chirurgia programmata tra l’azienda ospedaliera e la Usl 2 sia stata chiaramente definita nei termini, deliberata e firmata dai due direttori, ad oggi tutto tace”.
Alla luce di tutto questo la Fp Cgil Medici dell’ospedale di Terni chiede “l’immediata riapertura del reparto di day-week surgery, per provvedere a recuperare i numerosi interventi procrastinati e dare una risposta efficace ai cittadini bisognosi di cure”, oltre a consentire lo svolgimento del proprio lavoro “in condizioni dignitose” al personale medico, infermieristico e di supporto dello stesso reparto, permettendogli di “esprimere la propria inconfutabile professionalità”.
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