“Leggiamo con enorme preoccupazione le dichiarazioni dell’assessore Morroni sul nuovo piano rifiuti dell’Umbria, che dimostrano quanto la Regione non riesca a stare al passo con le direttive europee e faccia pesare il costo della gestione dei rifiuti sulla cittadinanza. Invece di ambire al recupero e riuso dei rifiuti, la giunta Tesei sceglie gli inceneritori come soluzione, dicendo addio alla vera Transizione ecologica che ha tra le finalità la riduzione delle immissioni di CO2 in atmosfera, per ridurre la formazione di gas climalteranti e quindi i relativi sconvolgimenti climatici – dalle alluvioni, alle tempeste e siccità – che rappresentano, purtroppo un fenomeno in costante aumento”.
Così in una nota il Comitato per la Transizione Ecologica del Movimento 5 Stelle.
“La strategia europea sulla gestione dei rifiuti, recepita lo scorso anno dall’ Italia – ricordano gli esponenti del M5S – e continuamente in evoluzione, prevede infatti che i rifiuti siano considerati una risorsa quando non vengono prodotti. Riduzione degli sprechi, diritto alla riparazione dei prodotti, aggiornamento tecnologico e raccolta differenziata sono i pilastri di una economia detta ‘circolare’ proprio perché puntano a minimizzare il fabbisogno di incenerire e smaltire in discarica. Al contrario di queste buone pratiche, che creerebbero una filiera industriale locale con molti, molti più posti di lavoro, l’Umbria decide di riproporre una ‘soluzione’ che genererà nuovi costi, ponendo in serio pericolo la salute dei cittadini per i rischi di inquinamento, vista la ormai chiara conoscenza della pericolosità delle sostanze cancerogene eventualmente emesse dai camini”. “Riteniamo che l’Umbria e l’Italia – continuano i componenti del Comitato – meritino politiche basate sull’economia circolare in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’agenda 2030, come avviene nel resto d’Europa”. “In ultimo – aggiungono-, ci sembra quanto mai surreale che l’assessore Morroni citi quale esempio di efficienza l’inceneritore di Copenaghen, dimenticando che è costato oltre mezzo miliardo di euro ai danesi, incenerisce solo determinati rifiuti ed è diventato ormai obsoleto, dato l’aumento significativo della percentuale di raccolta differenziata nel Paese, che sta spingendo la Danimarca a cercare rifiuti in tutta Europa. Se proprio vogliamo sciare in Umbria, non crediamo serva costruire un inceneritore, usiamo le nostre bellezze naturali che sono un’altra nostra immensa ricchezza”, concludono gli esponenti del M5S.
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