(Dal Corriere dell’Umbria) Nelle ultime ore si stanno moltiplicando le reazioni sdegnate per la scelta del governo guidato da Mario Draghi, di punire con una sanzione una tantum di appena cento euro gli over 50 che decideranno di non vaccinarsi contro il Covid. L’obbligo scatterà dal primo febbraio e le sanzioni saranno irrogate dall’Agenzia delle entrate incrociando i dati della popolazione residente, con quelli delle anagrafi vaccinali. Ma davvero chi non si vaccina rischia soltanto una multa da 100 euro? Fonti di Palazzo Chigi anticipano che ci saranno altre sanzioni, legate però al lavoro, sia per gli occupati nei posti pubblici e privati che per i liberi professionisti.
Dal 15 febbraio tutti gli over 50 che svolgono attività lavorativa, sono chiamati a essere in possesso del super green pass che si ottiene stando in regola con il vaccino oppure essendo guariti dal Covid. E’ prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro per chi accede ai luoghi di lavoro senza essere in possesso del certificato verde. I lavoratori non in regola, inoltre, saranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze dal punto di vista disciplinare e conservando il posto di lavoro, ma senza diritto alla retribuzione né ad altro complesso o emolumento, dunque senza stipendio. In definitiva: per lavorare, agli over 50 occorre il super green pass o rischiano una multa da 600 a 1.500 euro.
Sanzioni salate anche per i cittadini che, indipendentemente dall’età e dall’occupazione, accedono senza green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio. In questo caso la sanzione parte da 400 euro e arriva sino a mille. Multa che viene anche al soggetto che è tenuto a controllare il possesso del green pass nel caso ometta le verifiche. Dal 20 gennaio al 31 marzo, il green pass occorre anche per gli utenti delle attività che offrono i servizi alla persona. Dal primo febbraio, invece (ma la data dipenderà dal dpcm attuativo), obbligo di certificato anche per accedere a uffici pubblici; servizi postali, bancari e finanziari; attività commerciali, con l’eccezione di quelle necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie. Queste ultime saranno individuate dal dpcm attuativo. In definitiva vita molto complicata per chi non è vaccinato o non è guarito dal Covid. Resta il grave “buco” della sanzione di soli 100 euro per chi ha più di 50 anni, non si vaccina e non frequenta il posto di lavoro. E’ probabile che il governo riveda la sanzione.
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