I Nuclei e le Sezioni Radiomobili delle Compagnie del Comando Provinciale dei Carabinieri di Terni sono stati recentemente equipaggiati con le nuove autovetture “Alfa Romeo Giulia Radiomobile 2.0”, il cui allestimento tattico ed operativo è stato sviluppato secondo le richieste dell’Arma.
Il Nucleo Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri assicura oggi, ininterrottamente dalla sua istituzione, il controllo del territorio e, all’emergenza, il pronto intervento. La vigilanza ininterrotta e la prontezza operativa caratterizzano l’impiego delle sue pattuglie, che costituiscono uno strumento di pronto intervento a tutela della sicurezza dei cittadini. Le pattuglie dei Nuclei Radiomobili, su autovetture veloci e su motociclette, e gli operatori delle Centrali operative che ne coordinano le attività sul territorio e forniscono risposta alle richieste di soccorso, sono i terminali dell’attività di pronto intervento. Le capacità di mobilità e prontezza propria di questo reparto ne fanno una pedina fondamentale dello strumento operativo dell’Arma, anzitutto per contrastare il crimine di strada. Fondamentale compito dei Nuclei Radiomobili è la prevenzione, un’attività che non lascia traccia nei riepiloghi statistici ma che è determinante per la serenità dei cittadini: tutto quello che poteva accadere e non è avvenuto lo si deve al fatto che in un certo momento e in un certo luogo transitava una “gazzella” dei Carabinieri. L’obiettivo è quello di offrire risposte efficaci e tempestive alle richieste dei cittadini, che si rivolgono al “112” per ottenere la soluzione ad un problema che li investe direttamente e, talvolta, drammaticamente.
Il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri nasce nel secondo dopoguerra con lo scopo di combattere con strumenti sempre più moderni il brigantaggio nel nuorese; la prima vettura impiegata è stata una giardinetta “Fiat 1100 I”. Nel corso dei primi anni di impiego, il numero delle giardinette viene aumentato in tutto il territorio della Sardegna e, contemporaneamente, viene implementato un primo sistema di collegamenti radio tra centrali operative e radio veicolari. Sulla base della positiva esperienza nuorese, viene istituito a Roma un primo Nucleo Speciale Carabinieri” dotato di Fiat “AR-51” che, sul finire degli anni ’50, acquisisce l’attuale denominazione di “Nucleo Radiomobile”. Entro gli anni ’60 tutto il territorio nazionale viene dotato di tali Nuclei Radiomobili, attestati presso i capoluoghi di provincia. Gli anni ’70 hanno visto i Nuclei Radiomobili arricchirsi delle Sezioni Motociclisti e, nei successivi dieci anni, nasce il numero di Pronto Intervento 112.
La livrea delle vetture, inizialmente di colore verde militare, negli anni ’70 viene gradualmente sostituita dall’attuale livrea blu. Nel corso degli anni, diversi modelli di autovetture sono stati impiegati per i Nuclei radiomobili (Alfetta prima e seconda serie, Alfa 75, Alfa 90, Alfa 155, Alfa 156 e le attuali 159, Giulietta e Giulia quadrifoglio), nelle foto in allegato trovate una vecchia “Giulia ti”, immatricolata nel 1971, e la nuova “Giulia 2.0” immatricolata esattamente 50 anni dopo e giunta pochi giorni fa per il proprio servizio su strada a Terni.
Foto: Carabinieri ©