A quanto pare è già finita la disponibilità economica del comune per le sostituzioni del personale educativo dei nidi e delle scuole dell’infanzia. Infatti in due mesi sembrerebbero già terminati i 150.000 euro dell’appalto alla società interinale. Una situazione che nostro malgrado ci obbliga ad interrogare sindaco e giunta, soprattutto per capire anche cosa si intende fare per evitare già da anno nuovo, una situazione che rischia di essere insostenibile per famiglie e lavoratori.
Come forze di opposizione avevamo già lanciato l’allarme rispetto alla cosiddetta riorganizzazione dei Servizi Educativi del Comune di Terni, suscitando anche una risposta stizzita dell’assessora Fabrizi.
Oggi purtroppo di quanto era stato profetizzato nulla è caduto, considerando che dopo il depauperamento del personale impegnato su questo fronte e le tante scelte sbagliate si rischia di aumentare a dismisura il carico di lavoro sulle educatrici di ruolo, già chiamate a lavorare sopra le forze.
Quelle stesse insegnanti con le quali da una parte si cerca di fare cassa tagliando le indennità di servizio e dall’altra si chiede di sopperire ad una situazione assurda, dove anche una singola assenza determinata da motivi di salute o per problemi personali rischia di diventare un problema organizzativo insormontabile per tutto l’apparato dei servizi scolastici.
Quello che desta ancora più preoccupazione è la cattiva amministrazione della giunta Latini rischia di diventare l’ennesimo passo verso la privatizzazione dei servizi. Una volontà già dimostrata con la delibera che ha portato allo stanziamento di soldi delle casse comunali verso le scuole private.
Forse è arrivato il momento di giocare a carte scoperte perché è evidente che il miglior modo per smantellare i servizi pubblici è quello di mandarli male.
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