“Lo studio di progettazione incaricato, la Cooprogetti di Gubbio, ha consegnato all’Anas i primi cinque progetti, dei dieci complessivi di riqualificazione della SS.3 Flaminia ed abbiamo ottenuto l’assicurazione, in un recente incontro con l’ANAS che entro l’anno ci saranno anche i relativi finanziamenti per circa 9 milioni”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche. “Si prevede l’inizio scaglionato dei primi cantieri nella primavera prossima – ha dichiarato l’assessore – anche per evitare i problemi della cattiva stagione e l’eccessivo carico dei lavori considerato che si sta completando entro l’anno la riqualificazione profonda del sottofondo stradale sul RATO fra Sangemini e Terni, poi la sostituzione del ponte oggi fuori norma della bretella Gabelletta-Maratta che sorpassa sempre il Raccordo Autostradale Terni-Orte (iniziativa attivata tre anni fa dal Comune e rifinanziata recentemente dalla Regione con un ribasso d’asta di 1,5 milioni), cui seguirà la realizzazione della doppia rotonda in località San Carlo alle porte di Terni Est, anche questa opera risalente ai primi anni del secolo ma ferma per difficoltà varie. Si tratta di opere importanti e necessarie di messa in sicurezza e riqualificazione che vengono dopo molti anni in cui la parte della Flaminia pianeggiante fra Foligno e Spoleto fu realizzata ex novo a quattro corsie mentre la parte a valle verso Terni è rimasta da sempre immutata. Gli impegni presi insomma vengono mantenuti – ha sottolineato Melasecche. Circa un anno fa nel corso di una manifestazione a Monte Bibico, sul Passo della Somma, presenti sindaci, parlamentari e molti cittadini, presi l’impegno di dare una risposta concreta di miglioramento di quella tratta dopo decenni di inutili parole. Esisteva una ipotesi progettuale di venti anni prima per realizzare una costosissima galleria ad una quota di campagna molto più bassa rispetto alla galleria della Somma che, alla luce delle normative esistenti, delle autorizzazioni necessarie ma soprattutto dei costi proibitivi sarebbe oggi impossibile realizzare in tempi ragionevoli, se non altro per i finanziamenti da attivare e per l’iter autorizzativo complesso e lunghissimo per un’opera colossale di quel tipo. Ci vorrebbero decenni. Emerse così l’opportunità di realizzare una serie di dieci progetti migliorativi del tracciato esistente mantenendo a quel tratto di Flaminia la caratteristica a forte valenza turistico paesaggistica.
“Consegnata questa prima fase progettuale – ha proseguito l’assessore -, lo Studio incaricato continuerà naturalmente a lavorare agli ulteriori progetti che riguardano situazioni più complesse anche dal punto di vista autorizzativo come la realizzazione di tre tratti di corsie di arrampicamento che consentiranno di effettuare il sorpasso in salita dei mezzi pesanti. Tutte e dieci le opere citate su questo tratto della S.S.3 Flaminia, da Spoleto a Terni si aggiungono ai molti ancor più importanti obiettivi raggiunti nel corso di questo primo periodo di forte operatività in tutto il territorio regionale. Tutte opere che contribuiscono in modo significativo alla ripresa tenuto conto che vi lavorano a pieno ritmo imprese umbre e certificano, al di là di qualsiasi dubbio, un impegno straordinario della giunta Tesei, frutto di una nuova managerialità e di una collaborazione costante fra Assessorato, ANAS e Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile che ringrazio. Il “buon governo” – ha concluso Melasecche – produce risultati tangibili”.
I cinque progetti definiti e consegnati all’Anas riguardano:
1)- Intersezione di Montebibico al km 115+600. L’intervento prevede l’allargamento stradale in corrispondenza dello svincolo per Montebibico per facilitare la svolta dei veicoli che viaggiano in direzione Nord e la sistemazione della segnaletica sia verticale che orizzontale oltre all’inserimento di PMV, a dovuta distanza, in direzione Nord, in modo da segnalare eventuali problemi per gli utenti stradali in ingresso alla galleria “della Somma”. Il miglioramento delle condizioni di sicurezza verrà inoltre conseguito attraverso l’illuminazione della galleria e dello svincolo. Investimento 191.820 euro.
2)- Centro abitato di Testaccio al km 123+500. Gli interventi di progetto riguardano la parziale riconfigurazione in allargamento dell’intersezione con l’inserimento di una corsia di accumulo e della corretta segnaletica per favorire l’immissione e l’uscita del traffico locale, nonché l’attraversamento dei pedoni. Inoltre viene realizzato il completamento di una viabilità interna complanare alla S.S. 3 che consente di eliminare una intersezione a raso, sempre in direzione Spoleto, a servizio del centro abitato di Testaccio, oltre a nuove opere idrauliche. Investimento 268.548 euro.
3)- Rotatoria Spoleto al km 124+400. L’intervento di miglioramento prevede, in luogo dell’attuale intersezione a raso, l’inserimento di una rotatoria opportunamente illuminata che, sia a livello veicolare che pedonale, consente una maggiore sicurezza sia nella percorrenza della S.S.3 sia negli accessi alle strade secondarie. Investimento 1.798.350 euro.
4)- Intersezione ponte in muratura al km 122+800. Il progetto prevede l’allargamento dello svincolo di collegamento tra la strada proveniente dalla Loc. Mustaiole e la SS 3 Flaminia in corrispondenza del ponte sul torrente Tessino in quanto l’attuale, costituito da tre campate in muratura, ha una larghezza inferiore 3.5 metri che non consente il passaggio di due veicoli contemporaneamente in entrambi i sensi di marcia. Quindi nuovo ponte a valle di quello esistente, a campata unica costituito da travi in acciaio HEM 600 e da una soletta in c.a. Investimento 639.400 euro.
5)- Allargamento in curva dal km 105+400 al km 106+700. Un tratto presenta un andamento planimetrico caratterizzato dalla presenza di curve con raggi di curvatura particolarmente ridotti. Il progetto ha come obiettivo l’incremento delle distanze di visuale libera percepite dall’utente attraverso l’allargamento del margine interno della curva oltre al limite della carreggiata mediante il taglio del costone roccioso con riprofilatura e rafforzamento corticale, la realizzazione di un muro tirantato in cemento armato ed il rafforzamento e rifissaggio della rete di protezione esistente con rimozione del materiale frantumato accumulato al piede della parete che determina una parziale limitazione delle visuali libere. Investimento 6.394.000 euro.
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