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Ordinanza antiprostituzione, Lucidi (Lega): “Solidarietà al sindaco, sinistra senza soluzioni alternative”

“Esprimo la mia solidarietà al Sindaco di Terni, Leonardo Latini che in questi giorni è stato involontariamente sotto attacco per la legittima quanto necessaria ordinanza sulla prostituzione a Terni, eppure l’atto sindacale era, oltre che datato e simile a tanti altri, molto chiaro. Esso individua puntualmente alcune zone della città in stato di degrado; richiama i giusti presupposti di legge; dispone divieti, controlli e sanzioni. Un atto simile a molti altri; a centinaia di altri atti, di tanti comuni italiani.

Quindi niente di strano”. Queste le parole del senatore umbro Stefano Lucidi (Lega).

“Eppure, contro questa ordinanza, il nulla che arranca nel niente, la sinistra, il PD e gli avanzi 5 stelle, si sono scatenati in un attacco mediatico senza precedenti, con l’aiuto di canali di informazione compiacenti, sulla scorta di legami già evidenziati nel passato.

Partendo dalle ceneri del disegno liberticida Zan, un testo parziale,   inutile e oscuro, la sinistra ha cercato una aggregazione intorno a questo, non nuovo, tema, incappando però in due errori clamorosi.

Il primo, oramai è noto. L’ordinanza è risultata essere sostanzialmente un documento amministrativo più che politico, tanto è stata trasversale la sua proposizione nel corso degli anni nel nostro paese. Comuni di ogni colore hanno fatto sintesi di norme e regole esistenti a livello nazionale. Su tutte l’ordinanza di Rimini, esempio di una sinistra che abbaia a Terni ma copre la stessa pratica amministrativa altrove.

Il secondo errore, forse peggiore. Non c’è stata proposta alternativa. Solo attacchi strumentali, il cosiddetto fango, che viene a galla quando l’azione politica oramai ha esaurito la sua forza ed efficacia.

Non ci sono state soluzioni, dentro questi attacchi, semplici, che sono stati condotti. Nessuna visione oltre il problema.

Anche i CiviciX hanno tentato la strumentalizzazione, cercando di tirare acqua al loro mulino indebolendo l’azione politica in favore di un civismo tutto da capire; e sopratutto dimenticando che a pochi chilometri da qui, si è ancora in attesa di una giunta civica, ma ingolfata negli stessi meccanismi della vecchia politica.

Qualcuno ha paragonato la città a Kabul con i suoi burqua-femminili (che paradosso!) dimenticandosi però di aver  giustificato, in passato, anche quei regimi terroristici, e soprattutto sorvolando sul fatto che la proposta fatta dall’amministrazione ternana non era come si dice universale, ma estremamente circostanziata e di facile comprensione.

Che dire.

Considerando che finalmente, dopo anni, una città usata, sfruttata,  e lasciata a se stessa in mezzo ad una strada (anch’essa!) torna finalmente a parlare di teatri e fontane; di cultura e centri sportivi; di giovani e futuro. Una città amministrata egregiamente in tempo di crisi ed enormi ristrettezze.

Una Terni che in questi tiepidi giorni d’ottobre, ricorda molto New York”.

Foto: TerniLife ©

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