(Dal Corriere dell’Umbria) Il suo Ordine professionale, quello dei veterinari, presieduto per la provincia di Terni dal dottor Danilo Serva, lo aveva sospeso perché, al controllo previsto dalla legge, era risultato non essersi vaccinato. Un atto dovuto, in linea con quanto previsto dal decreto legge 44 del 2021, che lo aveva visto inottemperante, evidentemente perché no vax convinto.
Un veterinario che ha un suo studio privato in città, però, ha continuato a lavorare come se nulla fosse accaduto, incurante della sospensione, ed è incorso nei controlli dei carabinieri del Nas di Perugia che lo hanno sorpreso proprio mentre era operativo al suo posto di lavoro.
Il professionista, così, è stato “deferito in stato di libertà alla procura di Terni per esercizio abusivo della professione (art.348 C.P.)”, spiega una nota dell’Arma pubblicata sul sito del ministero della Salute, per essere stato “individuato mentre stava svolgendo privatamente la professione presso il proprio studio, nonostante fosse stato sospeso dal proprio Ordine professionale per inosservanza dell’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-COV-2”.
“In provincia di Terni sono stati quattro i colleghi che l’Ordine ha sospeso per non essersi vaccinati – spiega al Corriere il presidente dei veterinari, Danilo Serva – tre nella prima fase delle verifiche e un quarto in quella successiva. Non ho molto da aggiungere, si tratta di un provvedimento di carattere amministrativo preso nel rispetto della normativa vigente”.
La vaccinazione per tutti coloro che esercitano le professioni di carattere sanitario è diventata obbligatoria nel momento dell’entrata in vigore del decreto di cui sopra lo scorso 1° aprile. Riguarda le professioni sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nonché per gli operatori di ulteriori categorie quali farmacie e parafarmacie, ed è stato introdotto “al fine di far fronte all’attuale situazione di emergenza epidemiologica fino al completamento del Piano Strategico nazionale di vaccinazione”.
I controlli che in tutta la regione svolgono i Nas di Perugia sono proprio finalizzati al rispetto della legge e sono svolti con una certa continuità. “I militari del Nas – spiega sempre la nota pubblicata dal ministero della Salute – sono impegnati in ulteriori verifiche in materia, con in collaborazione con gli Ordini professionali interessati e le aziende sanitarie della regione Umbria”.
Foto: TerniLife ©