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Narni, festival “Alchimie e linguaggi di donne” affronta tema nuovo umanesimo

Inizia domani e dura fino al 26 settembre all’auditorium Mauro Bortolotti del complesso di Sant’Agostino l’edizione 2021 del Festival della Letteratura, Poesia e Saggistica al femminile “Alchimie e Linguaggi di Donne”, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Narni. Il Festival, fanno notare gli organizzatori, è una manifestazione già sostenuta dalla Regione Umbria nelle precedenti edizioni, omaggiata da 3 Medaglie del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e con l’egida morale del Parlamento Europeo.

L’evento è in rete con l’Istituto Italiano Studi Filosofici di Napoli, la Biblioteca Nazionale, l’Archivio di Stato di Napoli, il Teatro San Carlo, la Soprintendenza Archivistica, l’Istituto di Cultura Grenoble, il Consolato del Canada e Portogallo e, ovviamente, la Regione Umbria e il Comune di Narni.

La filosofa Esther Basile, ideatrice e organizzatrice del festival, giunto alla sua 14esima edizione, ha detto di sperare vivamente, anche quest’anno di poter vincere la sfida della pandemia, che si augura sia ormai in fase discendente, per poter ripetere un evento divenuto ormai un appuntamento molto atteso da più parti d’Italia. Sempre la Basile sottolinea che creare un festival della letteratura e saggistica femminile è stata una grande scommessa. Essere giunte alla xiv edizione è un risultato non scontato.

La chiave del successo, secondo l’organizzatrice, sta soprattutto nelle relazioni che anche da filosofa aveva e ha introdotto fra l’Italia e l’estero. La Basile sottolinea che c’è sempre stato grande entusiasmo nella collaborazione, nella condivisione ed essere presenti nel panorama culturale significa senza dubbio essere interpreti attivi di una trasformazione personale e sociale che delinea nuove dinamiche di relazione e di rapporto con l’altro. La promozione culturale, come può essere un festival, diventa fondamentale.

Il programma è come sempre molto ricco e interessante e lega, come di consueto, la letteratura, la poesia alle altre arti, un format collaudato. Tutte le poetiche hanno un aspetto intenzionale; ma la letteratura contemporanea appare con quel grado di consapevolezza che va a determinare un tempo nuovo di riflessione, contro un modo di processi riduttivi, di processi in cui conta il rigore del sistema e non la vita dell’arte. Penso all’autonomia del pensiero critico. Scoprire ciò che si nasconde in un testo, con il suo ritmo concreto e tangibile, proietta qualsiasi opera letteraria, artistica in un divenire. Tutto quello che presentiamo nel tempo del festival segna questo.

Il focus di quest’anno “Sulla scia di un nuovo umanesimo” è un tema particolarmente caro. La Basile dichiara che è da tempo che riflette su questo tema con le amiche studiose, con le poetesse, le scrittrici. È una esigenza impellente quella di riconoscersi in un nuovo umanesimo che sia attraversato anche dalla nuova intelligenza digitale. Le riflessioni in tal senso sulla poesia, sulla filosofia, sulle arti fanno riferimento al “fare”, alla nascita di nuovi modi di avvicinarsi alle cose e al mondo, per dimostrare che può esserci una sistematicità che possa garantire a tutti noi l’autonomia del pensiero. In questo i pensatori ed i poeti recuperano l’esperienza del passato per condurci verso nuove tendenze.

La pandemia ha lasciato e lascia dei segni, secondo la Basile che annuncia novità rispetto al passato e rimarca che solo nella forma della parola l’essere diventa reale nel suo senso. Il linguaggio letterario, filosofico, artistico mostra se stesso solo se rende forte la sua realtà nella forma della parola. E noi siamo qui a scoprire e a lanciare nuove parole. Esther Basile è filosofa, presidente dell’associazione Eleonora Piementel Lopez De Leon, ideatrice e organizzatrice del Festival.

L’assessore alla cultura del Comune di Narni ha detto di molto lieto di confermare questo appuntamento, che è diventato ormai un evento culturale consolidato per la città e che richiama studiosi e intellettuali da più parti d’Italia e non solo. Si tratta di una manifestazione in cui il Comune ha sempre creduto, insieme alla Regione Umbria. Particolare soddisfazione è espressa dall’assessore per wquest’anno perché l’offerta culturale della di Narni, anche grazie a questo Festival, è particolarmente ricca ed interessante, cosa assolutamente non scontata di questi tempi.

Sempre l’amministratore rivolge un ringraziamento alla prof.ssa Basile e alle altre organizzatrici della manifestazione che con grande tenacia e perseveranza lavorano a questo appuntamento, arricchendolo ogni anno di contenuti e contributi, che rappresentano uno spaccato sulla realtà che attuale, nei suoi diversi significati. Uno sguardo “femminile” che stimola a porsi domande su ciò che accade fuori e dentro di noi.

Foto: TerniLife ©

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