Il sindaco di Narni è intervenuto sull’ospedale cittadino. Sottolineando, in un comunicato, lo spirito di collaborazione, il sindaco ha sottoposto all’attenzione delle istituzioni regionali e della Usl la fase di stallo e di rischio di regresso che si sta registrando, secondo lui, nei servizi ospedalieri del territorio, in particolare quelli che riguardano l’ospedale di Narni.
Il sindaco ha ricordato di aver chiesto, già a suo tempo, un progetto di riorganizzazione ed integrazione tra i servizi ospedalieri del territorio alla cui elaborazione ha partecipato, soprattutto in tema di scelte ed ha sottolineato il fatto che tale progetto sia sostanzialmente fermo mostrando evidenti segnali di sfaldamento. Il polo chirurgico individuato a Narni, dopo un periodo di forte incremento delle prestazioni operatorie con il coinvolgimento sempre auspicato di strutture e professionisti del Santa Maria di Terni, ha sostenuto, si è interrotto nel mentre doveva compiere un passaggio, al contrario, di stabilizzazione e specializzazione della funzione chirurgica.
Navigare nell’incertezza, secondo il primo cittadino, rischia di compromettere un risultato atteso da tutti, nella fase post pandemica, e di non avere nel territorio una struttura che può aiutare a sgravare, ordinariamente, interventi di bassa e media specialità su cui esistono liste di attesa impegnative come alternativa anche all’utilizzo di cliniche in convenzione fuori provincia.
Sullo stesso versante ha sostenuto che inizia ad essere preoccupante il ritardo del compimento dei lavori di adeguamento dei locali che dovranno ospitare la riabilitazione post chirurgica. Ancora il sindaco informa che secondo notizie non ufficiali che gli risultano, altra scelta individuata nel progetto di riorganizzazione ed integrazione delle strutture ospedaliere del territorio (a partire da quelle di Amelia e Narni) rimasta per ora sulla carta in attesa dei lavori che, potrebbero partire ai primi di ottobre. Altrettanta preoccupazione è manifestata per lo svuotamento di funzioni dell’area ginecologica che ha di fatto dismesso l’attività ambulatoriale garantendo solo interventi chirurgici di bassa complessità.
Mostrando i limiti di una dotazione organica che non riesce, ovviamente, a garantire una più massiccia e attesa quantità e qualità di servizi, secondo il sindaco. Lo stesso avverrebbe, sempre a parere del primo cittadino, nella radiologia che per gli stessi problemi ed essendo impegnata nelle strutture di Narni e Amelia ha dovuto interrompere gli esami TAC mantenendo soltanto le indagini RX. Il sindaco sottolinea questo stato di fatto ricordando che nel frattempo è avvenuto un solo passaggio, portato a compimento con rapidità ed efficacia, quello dello spostamento della medicina nell’ospedale di Amelia come contenuto nel progetto di integrazione e come anche da egli condiviso nel quadro di riorganizzazione individuato l’anno scorso che aveva un significato positivo solo nella sua integrale applicazione.
Il sindaco nel comunicato chiede di riprendere immediatamente e portare a compimento tale processo di integrazione del nostro ospedale sia sul versante ternano che amerino perché oggi, come sottolineato efficacemente e dettagliatamente anche dal dott. Bazzucchi e da tanti operatori e cittadini, si rischia oggettivamente e praticamente, a parere del sindaco di Narni, una strada di non ritorno, un’accentuazione irreversibile dei livelli di servizio e risposta alla domanda di salute dei cittadini.
Il primo cittadino parla quindi di un rischio concreto di occasione fallita nel mettere a frutto l’esperienza covid che ha messo alla luce con chiarezza la strategicità, il valore aggiunto delle strutture ospedaliere periferiche che possono essere supporto fondamentale per le più grandi strutture ospedaliere (come l’ospedale di Terni) nell’ospitare funzioni specializzate e, come nel caso di Narni, indirizzate ad una bassa e media complessità di intervento chirurgico e diagnostico, tema sul quale si consolidano i dati più preoccupanti sui tempi di risposta rapida e certa ai cittadini e che generano le lunghissime liste di attesa che conosciamo.
Chiaro è, si legge poi nel comunicato, che il compimento del processo di riorganizzazione ed integrazione sarebbe un elemento che aiuterebbe anche l’individuazione e la stabilità della presenza delle figure professionali da impegnare e impegnate nei nostri plessi ospedalieri del territorio.
In un quadro dove i professionisti ad oggi impiegati sono, in una parte importante dei casi, vicini alla pensione e con un cumulo significativo di ferie da smaltire o, caso diffuso nelle professionalità più giovani, con contratti a termine che ad oggi non ne garantiscono la continuità. Altro aspetto sollevato dal sindaco è quello del quadro dei concorsi assunzionali della Usl che non comportano la giusta motivazione in capo ai soggetti vincitori che scelgono di andare ad operare in strutture che garantiscono una prospettiva professionale più solida e duratura.
Il sindaco ha annunciato che chiederà alla presidente della Regione, all’assessore regionale alla sanità ed alla direzione della Usl un incontro che permetta di affrontare, accanto ai temi fondamentali, una verifica del percorso del progetto dell’ospedale unico di Narni-Amelia sul quale, come più volte sottinteso in passato ed avendo apprezzato le novità funzionali associate allo stesso (incontro aprile di presentazione ai sindaci dei contenuti funzionali del progetto esecutivo), serve confermare e stabilizzare il finanziamento PNRR per la sua costruzione e rapidissimamente affrontare il tema della viabilità associata al nuovo ospedale dal punto di vista del finanziamento, della progettazione e dei tempi di realizzazione