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Vicenda gas: il Consiglio approva l’operato di Terni Reti

Nella seduta del Consiglio comunale, con 18 voti a favore e 10 astenuti, ha preso atto delle risultanze delle attività di advisoring  commissionate da Terni Reti volta a verificare i profili dell’offerta vincolante di acquisto della rete del gas presentata da Umbria Distribuzione Gas, e si è espresso in merito ritenendo la proposta d’acquisto non accettabile in quanto economicamente non conveniente per l’Ente.

Per le norme che disciplinano la par condicio non è possibile in questa sede riportare illustrazioni, interventi, prese di posizioni riconducibili alle forze politiche.
Per quanto attiene la ricostruzione del percorso amministrativo l’atto ha visto due sedute di commissione, con la presenza degli amministratori sia di Terni Reti che Umbria Distribuzione.
Un percorso che, insieme,  alla delibera  approvata oggi ricostruisce il quadro amministrativo.
Terni Reti, società partecipata al 100% dal Comune di Terni, detiene la proprietà del complesso di reti e impianti per la distribuzione del gas in città, mentre alla società Umbria Distribuzione Gas, partecipata indirettamente dal Comune (40%) attraverso Asm Terni, gestisce l’attività di erogazione del servizio sulla base di un contratto giunto a scadenza a luglio 2019. Nelle more dell’indizione della procedura ad evidenza pubblica, volta ad individuare il nuovo gestore al quale affidare le infrastrutture, Umbria Distribuzione ha continuato ad eseguire le prestazioni in regime di prorogatio. Tra le parti contrattuali è insorta una controversia in merito all’entità del canone.
Contestualmente Terni Reti e Umbria Distribuzione hanno avviato una trattativa volta a valutare l’opportunità di procedere alla vendita ad Udg spa delle reti. Udg  ha formalizzato un’offerta vincolante di 23.800.000.
Inoltre, Terni Reti ha inviato al Comune il progetto di bilancio per l’esercizio 2020 dal quale emerge una perdita di 3.159892 dovuta all’accantonamento di un fondo rischi a causa del mancato riconoscimento del debito ricollegato al canone per l’utilizzo della rete gas.
Vista la complessità della vicenda e i potenziali riflessi negativi sulla situazione economico-patrimoniale dell’Ente, il Comune ha chiesto delucidazioni ad Asm (socio al 40% di UDG) e dei chiarimenti a Terni Reti in merito alla legittimità e convenienza dell’offerta di acquisto.
Sulla base delle risultanze dell’attività di studio commissionata, l’Amministratore Unico e il Collegio dei revisori di Terni Reti hanno deciso di allinearsi a quanto evidenziato dall’advisor ritenendo l’offerta non accettabile poiché priva del requisito della convenienza economica per l’ente, in quanto comporta la rinuncia dei canoni non corrisposti dall’inizio della gestione in regime di prorogatio fino alla data presunta di conclusione della nuova gara, ovvero settembre 2023.
Il Consiglio comunale è stato chiamato, dunque, ad esprimersi sull’operato di Terni Reti in relazione alla interlocuazione con Udg.
Nel corso delle sedute delle commissioni è stato ribadito che la competenza del Consiglio in relazione a queste valutazioni trova legittimazione nel Tuel, essendo una materia ricompresa nell’art. 42 c. 2,  riguardando beni patrimoniali indisponibili necessari all’espletamento di un servizio pubblico locale, e nel regolamento comunale per il controllo analogo trattandosi di decisioni strategiche per le società su cui il comune esercita questo tipo di controllo.

Foto: TerniLife ©

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