La sicurezza dei lavoratori costituisce uno dei compiti primari svolti dall’Arma dei Carabinieri, quotidianamente impegnata in un capillare controllo della legalità sui luoghi di lavoro.
Pertanto, nelle scorse settimane, i Carabinieri dei Comandi Provinciali di Perugia e Terni, unitamente ai locali Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e in stretta sinergia con i funzionari dei competenti Ispettorati Territoriali del Lavoro, hanno intensificato i relativi controlli in ambito regionale, effettuando tre servizi straordinari specificatamente dedicati alla verifica del settore edile. I servizi sono stati – tra l’altro – finalizzati al contrasto del lavoro sommerso e hanno riguardato 17 cantieri e 27 aziende.
All’esito, sono state rilevate alcune violazioni (anche gravi) alle norme del Decreto Legislativo 81/2008, a carico sia dei titolari delle ditte che dei committenti.
Le principali inadempienze hanno riguardato la formazione dei lavoratori sui rischi per la salute, l’omessa verifica delle condizioni di sicurezza, la mancata designazione del coordinatore della progettazione e del coordinatore per l’esecuzione dei lavori, nonché l’omessa redazione/verifica del piano operativo di sicurezza (POS). In sintesi:
- 24 persone sono state deferite all’A.G. per reati commessi ai sensi del D.Lgs. 81/2008;
- sono state elevate ammende per 456,81 € e sanzioni amministrative per oltre 15.000 €, oltre ad una maxi-sanzione per l’impiego di lavoratori in nero, che ha comportato anche un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Soprattutto nell’attuale contesto emergenziale, la tutela dei diritti dei lavoratori e il corretto svolgimento dei rapporti di lavoro rappresentano una esigenza imprescindibile per le economie avanzate.
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