“Apprendiamo la cacciata dal partito di Ernico Melasecche.
Questo rientra pienamente nel quadro di lotte intestine per il potere a cui la Lega e la destra ci hanno abituato da quando sono maggioranza di governo a Terni e in Regione, ma tuttavia è un ulteriore elemento inquietante che non solo ci dà la rappresentazione di come sia fragile questa maggioranza, ma di quanto poco conti la città di Terni rispetto a dinamiche interne delle destre”.
Così si legge in una nota della Segreteria Partito Democratico Terni.
“Ci ritroviamo a distanza di settimane dall’ultimo e tumultuoso rimpasto della giunta ternana, dopo l’ennesima richiesta di chiarimenti, rimasta come per ogni altra volta completamente disattesa a doverci e dover chiedere cosa stia accadendo a Terni, quali forze si muovono, quali accordi sotterranei ci sono sotto a questa superficie apparentemente simile al caos primordiale, che giustifichino il totale disinteresse per la città e per i suoi cittadini, per le crisi in atto che sembrano restare sullo sfondo.
Questo mentre i settori chiave dell’economia ternana, a partire dall’ast e al polo idroelettrico stanno cambiando proprietà nel più completo disinteresse di Regione e Comune e mentre andrebbe posto in essere un impegno corale per l’impiego delle ingenti risorse del PNRR. Terni e l’Umbria non possono continuare a rimanere ostaggio di poteri esterni ed estranei alle comunità locali”.
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