Ecco la destra umbra che vota contro il Green Pass per i politici e strizza l’occhio ai no vax. La proposta che Movimento 5 Stelle e PD avevano presentato all’assemblea legislativa dell’Umbria è stata bocciata dalla maggioranza con motivazioni che per gravità e pressappochismo fanno semplicemente accapponare la pelle. Con l’astensione di Fratelli d’Italia e il voto contrario di Lega e Forza Italia, che invece a Roma hanno sostenuto e votato l’introduzione del Green Pass a partire dal prossimo 6 agosto, l’Umbria dimostra che c’è una classe politica che si ritiene intoccabile e al di sopra delle parti. Lo dice il pentastellato Thomas De Luca.
Al di sopra di quella misura che prevede l’obbligo della certificazione verde per i ristoratori, gestori di palestre e piscine, e tante altre categorie di lavoratori e cittadini umbri. Viene oggi bocciata una proposta che intendeva dare un segnale forte di fiducia ed esempio positivo da parte della politica regionale. La proposta avanzata dai consiglieri Thomas De Luca (M5S) e Michele Bettarelli (PD) di introduzione del Green Pass per tutti i consiglieri regionali durante le attività politiche in presenza dell’assemblea legislativa e delle commissioni, alla luce dell’obbligo che è stato introdotto dall’ultimo decreto del governo a partire dal 6 agosto per tutti i cittadini, intendeva mostrare l’impegno di tutta l’assemblea in favore della campagna vaccinale. E invece le risposte date in particolare dall’assessore alla Sanità, Luca Coletto, e dal consigliere leghista, Valerio Mancini, dimostrano inequivocabilmente come La Lega continui a strizzare l’occhio agli scettici del vaccino per motivi di pura opportunità elettorale. Sentire l’assessore Coletto motivare l’inutilità del Green Pass per entrare in consiglio regionale con l’immunità di gregge in arrivo entro fine agosto o con l’adozione di protocolli tipo distanziamento e mascherina, fa letteralmente cadere le braccia. Se la proposta del Green Pass è eccessiva come dice, allora perché imporla a bar e ristoranti? Due pesi e due misure, da una parte i politici intoccabili e dall’altra i cittadini. Ancor peggio quanto riferito dal consigliere Mancini che cita il “luminare” dei no vax, professor Montagnier, e fornisce dati fuori contesto e sbagliati riguardo i ricoverati al Sant’Orsola di Bologna. E’ inquietante che a governare l’Umbria siano politici che sparano numeri a casaccio sui ricoveri, omettendo informazioni sostanziali per gettare ombre sui vaccini. Inoltre il consigliere Mancini contesta l’adozione del Green Pass perchè, a detta sua, in contrasto con la normativa europea secondo la quale “nessun paese membro dell’UE può discriminare chi non ha aderito alla campagna vaccinale”. Viene da chiedersi come mai contesti la certificazione verde solo quando riguarda l’accesso in consiglio regionale e non la vita dei semplici cittadini. Anche oggi la maggioranza getta la maschera sulla sua vera natura. Un consiglio regionale no vax che vota contro l’adozione del Green Pass per i politici e continua a non spendere mezza parola in favore della campagna vaccinale.