Rimuovere l’incandidabilità per i politici condannati prevista dalla Legge Severino e liberare dalla galera spacciatori e rapinatori. Ecco la priorità della Lega in Umbria. Visto che la raccolta firme per i sei referendum sulla giustizia promossi dalla Lega e dai Radicali non trova facili consensi, il partito che governa la regione sceglie la strada più facile per reintrodurre i condannati in via definitiva, ora interdetti dalla Legge Severino, all’interno della politica.
E cosa fa la Lega? Ricorre alle regioni “amiche” e tra queste l’Umbria della presidente Donatella Tesei. Infatti un referendum abrogativo può essere indetto quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali. “Prima gli umbri” dicevano in campagna elettorale. Adesso la priorità della Lega è usare questa regione per garantire la poltrona ai politici condannati, nonché impedire di arrestare spacciatori e delinquenti comuni, come tra l’altro ha sottolineato persino Giorgia Meloni che si è sfilata da questa battaglia. Un passo indietro nella lotta alla corruzione. E’ inaccettabile che mentre numerosi atti e proposte per il rilancio dell’Umbria giacciono da mesi nelle varie commissioni, con un vero e proprio blitz si tenta di dare la via preferenziale ad un referendum che vuole reintrodurre i condannati in via definitiva in Parlamento e liberare le carceri da rapinatori e spacciatori.
Intanto si continua a fare ostruzionismo su battaglie sacrosante come, ad esempio, il diritto all’eutanasia legale. La Lega vuole permettere ai politici condannati di potersi ricandidare, ma non permette alle persone di poter scegliere come morire. Posizioni che nulla hanno a che vedere con la libertà di scelta che, a suo uso e consumo, la destra sbandiera in modo falso e opportunistico quando si tratta di agitare il vessillo della propaganda. Abolire incandidabilità, ineleggibilità e decadenza di chi è stato condannato. Vietando però ai malati terminali di morire degnamente. Per questo nelle prossime ore presenteremo apposito atto per rimettere alla discussione dell’assemblea legislativa anche la richiesta di referendum per l’eutanasia legale.