Il consiglio comunale di Terni, con 23 voti a favore (centrodestra, gruppo misto, Pd) e 7 astenuti (M5s, Senso Civico, Terni Immagina), ha approvato la transazione sul contenzioso decennale in atto tra il comune e la Superconti Supermercati Terni srl. Una querelle nata sulla definitiva cessione della struttura e dell’area del mercato coperto e sul bando di alienazione risalente al 2008.
Il consiglio ha deciso di definire in via transattiva il contenzioso esistente, instauratosi a seguito del ricorso del 2014 al Consiglio di stato.
L’accordo prevede di non demolire, ma riqualificare l’edificio esistente, non realizzare i parcheggi interrati e non realizzare la sopraelevazione. La nuova soluzione – si legge nell’atto – appare più in linea con le nuove tendenze dell’urbanistica e dell’edilizia in genere che, nel caso ci si trovi di fronte ad interventi all’interno del centro cittadino, tendono ad evitare inutili appesantimenti dei carichi urbanistici con la realizzazione di ulteriori
volumetrie, tendendo di contro al recupero dell’esistente in un’ottica di miglioramento della qualità degli spazi pubblici e dei volumi esistenti; inoltre la realizzazione di parcheggi pubblici o di standard interrati
all’interno del centro città contrasta con le politiche green adottate in questi anni dall’Amministrazione Comunale, in particolare con il Pums, che tende ad escludere l’accesso indiscriminato di auto all’interno del centro.
Il superamento del contenzioso consentirà all’organismo di liquidazione che opera a seguito del dissesto del marzo 2018 di incassare la rata rimanente di 5 milioni e mezzo ai quali vanno ad aggiungersi gli interessi legali per 650 mila euro, oltre ad ulteriori 200 mila euro legati al trasferimento dei banchi al mercato di Largo Manni.
L’atto è stato illustrato dal sindaco Leonardo Latini: “Delibera importante e articolata per una vicenda che inizia nel 2008 quando è stata deliberata dal consiglio comunale l’alienazione del mercato coperto e la concessione del diritto di superficie per la realizzazione di due piani di parcheggi.
Una procedura pubblica che ha visto l’aggiudicazione all’unico concorrente, Superconti. Al momento del contratto definitivo Superconti ha deciso di non stipularlo. Il comune ha chiamato l’azienda in un contenzioso davanti al Tar. Nel 2014 il Tar ha dato ragione al comune, dicendo che sussisteva l’obbligo di vendita. Superconti ha impugnato davanti al Consiglio di Stato.
Un passaggio fondamentale c’è stato nell’ottobre 2019 quanto Superconti ha avanzato la proposta di acquistare il bene al saldo invariato, rinunciando però a realizzare i due piani interrati di parcheggio, limitandosi alla sistemazione dell’edificio esistente.
Il Comune ha approfondito la proposta nell’ottica di salvaguardare i suoi interessi, in particolare quelli economici. Si è giunto a uno schema transattivo che ha visto il pronunciamento di alcuni pareri: quelli dell’avvocatura comunale; dell’Autorità garante della concorrenza di mercato. Quest’ultima in particolare ha detto che la transazione non metteva in discussione la concorrenzialità. A questo punto l’avvocatura comunale si è di nuovo pronunciata, dicendo che è possibile interloquire con l’unico concorrente che si è evidenziato nella procedura pubblica. L’avvocatura ha messo in guardia che l’annullamento della procedura in corso avrebbe potuto portare a un depauperamento dell’Ente, anche alla luce delle stime che hanno evidenziato a un minor valore di mercato dell’ex mercato coperto.
L’interesse pubblico, tenendo conto anche dell’incertezza del proseguo della vicenda giudiziaria e del degrado persistente dell’area, porta dunque alla transazione, che ha visto i pareri e i contributi del segretario generale dell’Ente e delle direzioni interessate.
C’è poi il tema della profonda ferita urbanistica che il blocco di quella situazione ha portato con gravi disagi per la città e in particolare per i residenti della zona, una ferita che andiamo a sanare”.
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