“Il coinvolgimento dei privati può essere un elemento molto utile per il rilancio del museo delle armi, all’interno del Fabbrica d’armi, un progetto che da troppo tempo è atteso da questo territorio e che può rappresentare un attrattore turistico rilevante”, dichiara la consigliera comunale del gruppo misto Doriana Musacchi, che ha presentato in tal senso un atto di indirizzo.
“Nel documento posto all’attenzione del consiglio comunale – prosegue la consigliera Musacchi – si chiede un rilancio del Museo situato all’interno della Fabbrica d’Armi, centro di eccellenza per la manutenzione delle armi leggere ma anche edificio storico da preservare e valorizzare.
L’immobile ospita circa 2000 armi, appartenenti a diversi periodi storici e di grande valore storico e culturale. È una dotazione molto consistente: basti pensare che al museo delle armi di Parigi il loro numero non supera le 600 unità.
Per la esposizione al pubblico di tutto ciò sarebbe sufficiente l’installazione di apposite teche protettive, fornite magari da un’azienda del comprensorio, come l’Ast, in un’ottica di promozione a 360 gradi.
Con un piano di partenariato pubblico/ privato la copertura delle spese per il rilancio e l’implementazione del museo potrebbe essere totalmente garantita dai privati . Questi ultimi si rifarebbero dei costi sostenuti attraverso la gestione dei servizi del museo: biglietti, merchandising, caffetteria. Nessun esborso da parte dell’amministrazione comunale dunque per un progetto di grande portata e destinato ad avere un ruolo nazionale: per il nostro territorio potenziare il museo delle armi vuol dire dotarsi di un’offerta turistica che si trova di rado in Italia o all’estero, una forma di turismo dunque inedita e attrattiva”.
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