Sull’aeroporto di Assisi il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, gioca a fare il prepotente raccontando balle e attaccando la sindaca Stefania Proietti. Un’uscita scomposta che ha l’unico scopo di costituire un diversivo di fronte alla sonora bocciatura da parte di enti e istituzioni, allontanati dalla mancanza di credibilità e autorevolezza della gestione leghista. Forse è disorientato e confuso dalle preoccupazioni dei sindaci della destra, Perugia e Bastia, o peggio da attori fondamentali e strategici come la Camera di Commercio, Confindustria, Ance, Unicredit e Banco Desio. Non ci crede più neanche lui. Preoccupato dalla mancanza di prospettive della giunta leghista, Pastorelli ha depositato un’interrogazione “per conoscere dalla giunta regionale le prospettive e i programmi strategici per il rafforzamento ed il rilancio della società di gestione aeroportuale dell’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi”. Mancanza di prospettive che però non frena il capogruppo Pastorelli nel recriminare nuove poltrone in seno all’organo amministrativo, forse la cosa che più di tutte interessa il partito di maggioranza in questo momento. Ci troviamo di fronte a un fallimento totale, che è riuscito a creare il deserto intorno ad un’infrastruttura strategica in poco meno di due anni. Esperienza disastrosa che la Lega vorrebbe importare anche mettendo le mani sul comune di Assisi, mentre dovrebbero soltanto chiedere scusa agli umbri e andare a casa. Lo scrive Thomas De Luca, MoVimento 5 Stelle – Consiglio Regionale dell’Umbria.