Il titolare del bar del centro, al quale questa mattina è stata sospesa la licenza di somministrazione per 10 giorni dalla Polizia di Stato di Terni, era già stato denunciato un mese fa per aver somministrato bevande alcoliche a un minorenne.
In data 10 maggio, i genitori del giovane avevano presentato un esposto in Questura nei confronti del titolare del locale, dopo che il figlio era rientrato a casa completamente ubriaco e, alla richiesta di spiegazioni, aveva riferito di aver bevuto sostanze alcoliche al banco di un bar del centro storico, dove nessuno, prima della somministrazione, gli aveva controllato i documenti di identità.
Gli immediati gli accertamenti da parte della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura avevano permesso di appurare come il locale fosse frequentato da giovanissimi, servendo in particolare un cocktail chiamato “quattro bianchi”, a base di gin, vodka, tequila e rum.
Gli agenti in borghese della Polizia di Stato ternana hanno accertato in diverse occasioni che numerosi ragazzini uscivano dal locale con in mano bicchieri che emanavano un forte odore alcolico, circostanza poi confermata da alcuni di loro.
Dagli atti è anche emerso che lo stesso locale era stato sanzionato già una volta febbraio per la mancata esposizione della S.C.I.A. e due volte a marzo per la violazione delle normative anti-Covid, per aver continuato la somministrazione di alimenti e bevande all’interno del locale oltre l’orario previsto.
Alla luce di questi eventi, il Questore di Terni, Bruno Failla, ha adottato il provvedimento della sospensione della licenza – misura cautelare con finalità di prevenzione – ai sensi dell’Art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza), per 10 giorni, nei confronti dell’attività, per ragioni di ordine e sicurezza pubblica e per scoraggiare il ripetersi di simili avvenimenti pregiudizievoli per la salute dei minori.
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