Obiettivo comune: migliorare la qualità dell’assistenza attraverso la condivisione di percorsi assistenziali e la collaborazione tra professionisti della salute per offrire alla popolazione servizi di prossimità nel segno della qualità, dell’efficacia e dell’efficienza. La strategia, in linea con le indicazioni regionali, è quella di imprimere un ulteriore slancio alle politiche di integrazione interistituzionale, in parte già realizzate, tra Azienda Usl Umbria 2 ed Azienda Ospedaliera di Terni per rispondere al meglio ai nuovi bisogni delle comunità.
Questo lo scenario e le linee programmatiche al centro dell’incontro, svolto ieri nella sede centrale di viale Bramante della Usl 2, tra le direzioni strategiche delle due aziende sanitarie del territorio. Presenti i direttori generali dell’Azienda Usl Umbria 2 e dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni, Massimo De Fino e Pasquale Chiarelli, le direttrici sanitarie Simona Bianchi ed Alessandra Ascani e i direttori amministrativi Piero Carsili e Anna Rita Ianni.
Una riunione operativa di grande importanza per definire politiche e strategie unitarie per gestire anzitutto questa fase di emergenza pandemica, in cui si registra un confortante calo dei contagi ma che richiede sempre massima attenzione delle aziende sanitarie su prevenzione, tracciamento, cura ed assistenza, oltre alla necessaria collaborazione dei cittadini chiamati al rispetto rigoroso delle norme anticontagio.
Risultano prioritari – è stato ribadito dalle due direzioni strategiche – il massimo impegno e lo sforzo comune per accelerare sulla campagna di vaccinazione con l’obiettivo di raggiungere, in tempi ragionevoli, l’immunità di gregge, un traguardo ora possibile grazie alla maggiore disponibilità sia delle dosi che dei quattro vaccini autorizzati dall’Ema.
La guerra al Covid si combatte su più fronti. È indispensabile uno sforzo integrato delle due aziende per continuare a presidiare i territori in modo capillare attraverso la presenza di strutture, servizi e professionisti per garantire piena efficienza alle varie attività di prevenzione, protezione, contact tracing, assistenza territoriale e domiciliare, cure ospedaliere e soprattutto dare massimo impulso alla campagna vaccinale di massa, fondamentale per il ritorno alla normalità e per la definitiva ripartenza.
Si programma intanto la ripresa, a pieno regime, delle attività non Covid progettando un modello organizzativo più funzionale ed in grado di fornire ai pazienti servizi di prossimità e di vicinanza e la necessaria continuità assistenziale. La finalità è di far ripartire tutte le attività sanitarie territoriali ed ospedaliere e garantire, attraverso una organizzazione puntuale, omogeneità di prestazioni in tutto il territorio provinciale abbattendo liste e tempi di attesa ed evitando agli utenti disagi negli spostamenti in altre città e strutture sanitarie.
Dalla proficua collaborazione tra gli staff delle due aziende in atto nelle varie realtà territoriali ed ospedaliere della provincia di Terni all’ottimizzazione organizzativa ed economica dei percorsi di reclutamento del personale, “la base, sulla quale realizzare ulteriori progetti di integrazione e di sviluppo delle attività, è solida – dichiara il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Terni Pasquale Chiarelli – e interesserà anche l’anatomia patologica, i trattamenti di dialisi, le terapie oncologiche ed alcune attività chirurgiche specifiche, solo per citare alcune delle aree più delicate e strategiche”.
“C’è la volontà comune delle due aziende – spiega il direttore generale della Usl Umbria 2 Massimo De Fino – di procedere insieme sulla strada della collaborazione e dell’integrazione dei servizi mettendo in campo strutture, professionalità e tecnologie che ci consentano di offrire prestazioni all’altezza delle aspettative in tutti i settori: medico, chirurgico, della diagnostica e della riabilitazione. Un percorso che stiamo definendo e costruendo giorno dopo giorno, forti dell’esperienza positiva sin qui maturata negli ospedali di Narni-Amelia e di Orvieto e consapevoli che solo in questo modo saremo in grado di assicurare efficacia degli interventi e prestazioni di qualità nei vari ambiti territoriali”.
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