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Ospedale di Spoleto, riapertura di alcune attività non Covid

Come previsto e ampiamente reso noto alle istituzioni e alla cittadinanza sin nel mese di novembre del 2020 dalla governatrice dell’Umbria Donatella Tesei, dall’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e dalla direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2, in relazione al quadro epidemiologico in miglioramento, al “San Matteo degli Infermi” di Spoleto si inizia a programmare una proposta di riapertura dei servizi ospedalieri Covid free.

Grazie infatti alle efficaci di misure di contenimento adottate in ambito regionale, l’andamento favorevole della curva dei contagi restituisce all’Umbria una situazione che consente di prevedere, nel pieno e rigoroso rispetto delle misure di prevenzione e protezione per pazienti e personale sanitario, una ripresa di alcune attività chirurgiche in favore di assistiti non Covid.

È ancora prematuro, se non imprudente, parlare di “ritorno alla normalità” ma tra Regione Umbria, Azienda Usl Umbria 2 e il Commissario Prefettizio del Comune di Spoleto dottoressa Tiziana Tombesi, è in corso una continua e proficua interlocuzione al fine di programmare la ripartenza delle attività con una progressiva riapertura dei reparti non Covid, riapertura che procederà di pari passo con l’evoluzione pandemica attraverso un modello organizzativo e strutturale che continui a prevedere una compartimentazione delle aree di assistenza e una rigorosa separazione dei percorsi “puliti” da quelli “Covid”.

C’è stato un primo incontro tra i vertici aziendali, la direzione del presidio ospedaliero e i responsabili dei reparti chirurgici e medici per individuare, definire e programmare l’apertura in sicurezza di alcune attività.

I dati, d’altronde, sono confortanti. Gli attuali 33 ricoveri complessivi al “San Matteo degli Infermi” di pazienti positivi alla Sars CoV-2, in netta diminuzione rispetto alle scorse settimane, hanno permesso la sospensione temporanea di 5 posti letto di Terapia Intensiva 1 e di 13 posti letto nel reparto di Medicina 2, con il conseguente accorpamento delle attività di cura e di assistenza nelle aree Covid rimaste operative. Ciò al fine di garantire maggiori turni di riposo e/o ferie al personale presente e un turnover tra i reparti.

Nelle due aree ancora operative di Medicina Covid sono rimasti liberi ad oggi 13 posti letto sui 40 disponibili, mentre in Terapia Intensiva non risultano occupati 2 posti letto sugli 8 attivi.
Una disponibilità che la direzione strategica della Usl Umbria 2 ritiene adeguata per programmare, con la cautela e la prudenza del caso ancora necessarie in questa fase, una prima riapertura delle attività ospedaliere a pazienti non Covid, anche se l’Azienda, qualora si registrasse un incremento della casistica Covid 19, provvederà comunque alla riattivazione dei posti letto temporaneamente sospesi.

Foto: TerniLife ©
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