“Attivare subito i fondi del cosiddetto Decreto Sostegno per le attività economiche dell’Umbria particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica”. Lo chiedono il deputato Filippo Gallinella e il portavoce in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca. Che rilanciano la richiesta avanzata alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Si tratta di 200 milioni di euro per il 2021 che l’articolo 41 del decreto legge 22 marzo 2021 assegna a Regioni e Province autonome. “Un decreto legge del governo Draghi, di cui fa parte anche la Lega – aggiungono De Luca e Gallinella – per questo non riusciamo a capire come mai la presidente Tesei non abbia deciso di attivare subito questo strumento. Con il governo Conte era sempre in prima linea a chiedere ristori e riaperture. Oggi che il suo partito è al governo dovrebbe avere ancora più voce in capitolo, considerando anche il suo ruolo apicale nella conferenza Stato-Regioni. Incomprensibile come mai l’Umbria non abbia ancora chiesto di attingere a queste risorse. Anche se per l’Umbria si trattasse di pochi milioni di euro, sarebbero ugualmente di aiuto per imprese, esercenti e attività commerciali di ogni tipo. Pensiamo anche a bar e ristoranti, dei quali il partito della presidente Tesei sembra essersi di colpo dimenticato dopo tanto fiato alle trombe dato quando c’era il precedente presidente del consiglio. Pensiamo a chi opera nei centri storici, nei matrimoni e negli eventi privati. Visto che il governo Draghi e il Parlamento hanno attuato questa misura dedicata a determinati settori economici, sarebbe compito dell’amministrazione regionale conoscere le reali esigenze e agire di conseguenza”. Come specificato nello stesso articolo di legge, il riparto avverrà sulla base della proposta formulata dalle Regioni in sede di auto coordinamento, con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con la conferenza Stato-Regioni entro 30 giorni dall’entrata in vigore di conversione del decreto legge. “Due settimane di tempo – concludono – per individuare le categorie economiche che più necessitano di sostegni e aiuti, rimaste sinora ai margini. Per farlo basta prestare attenzione alle singole realtà territoriali. Nessuno rimanga indietro. Gli strumenti ci sono. Basta solo la volontà politica di aiutare chi è in difficoltà”.
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