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“Area di crisi complessa: risorse per il Ternano”

Maurizio Cecconelli (Fdi) “L’approvazione dell’atto che prevede l’aggiornamento dell’accordo di programma sottoscritto per l’adozione delle misure nell’ambito del riconoscimento del nostro territorio come area di crisi complessa riveste particolare rilevanza ed è fondamentale che sia stato predisposto ed approvato da tutto il consiglio. Perchè bisogna essere uniti nell’interesse di tutta la città affinché siano reperite tutte le risorse possibili al fine di uscire dalla difficile situazione in cui si trova la nostra città. Anche in conseguenza della pandemia ogni sforzo deve essere messo in capo ed ogni opportunità deve essere sfruttata, che sia questa così come le risorse del recovery fund. Però altrettanto importante è agire a tutto campo, non solo dando sostegno alle imprese, elemento indispensabile, ma anche implementando le infrastrutture, al fine di aumentare l’attrattività degli investimenti; ci si riferisce in particolare al comparto chimico, situato in una zona che, se non adeguatamente sviluppata come viabilità, rischia di non avere le potenzialità necessarie. Il Piano elaborato nel 2018 prevedeva detti interventi, ma in questo settore nulla è stato fatto. Parimenti non è stato sviluppato quanto il piano prevedeva circa lo sviluppo del Polo Universitario, la cui attività di formazione e ricerca va incrementata in sinergia con il mondo industriale ed imprenditoriale. Ciò che conta è questo atto non rimanga una mera lista dei desideri ma che le richieste avanzate abbiano un seguito e vengano riattivati i tavoli aperti presso i rispettivi ministeri; pertanto è opportuno che il consiglio continui anche in futuro ad attivarsi nei confronti di regione e soprattutto governo affinché il percorso prosegua fattivamente”.
Francesco Filipponi (Pd): “Come gruppo consiliare del Partito Democratico abbiamo fortemente voluto questo strumento negli anni scorsi, per i benefici ricadenti sul territorio. Abbiamo presentato inoltre per primi un atto presso il consiglio comunale di Terni, per richiedere il rinnovo dell’accordo di programma per area di crisi complessa. Un nuovo accordo dovrebbe definire risorse, disciplina gli interventi agevolativi, attività integrata e coordinata delle amministrazioni centrali, della regione, degli enti locali e dei soggetti pubblici e privati, le modalità di esecuzione degli interventi, adotta il Piano di riqualificazione e riconversione industriale e da attuazione ai progetti di riconversione e riqualificazione industriale stessi partendo da due settori fondamentali come la chimica e la siderurgia. Occorre infine riattivare immediatamente i tre tavoli, il primo presso il MIT aveva tra l’altro lo scopo di definire i possibili percorsi attuativi relativamente alle opere di miglioramento dei collegamenti della bretella di variante Staino – Pentima – Via Breda – innesto Terni Rieti, al completamento della bretella di ex e Terni-Rieti strada dei confini-Flaminia-Salaria e al collegamento ferroviario e stradale della piastra logistica Terni-Narni. Il secondo tavolo da riattivare è istituito presso il ministero delle Politiche Ambientali, con lo scopo di individuare i possibili percorsi attuativi degli interventi di risanamento ambientale sull’area Sin Terni – Papigno. Il terzo presso il Miur che aveva lo scopo di potenziare il polo formativo e di ricerca, a Terni, quale riferimento per il tessuto industriale ai fini della incentivazione della ricerca scientifica e consolidamento della produzione industriale in settori quali ad esempio quello della chimica verde la metallurgia, l’energia e lo sviluppo sostenibile in cui l’area Terni – Narni”.
Luca Simonetti (M5s): “Nonostante l’importanza  di questo atto, va sottolineato che le partite strategiche del territorio diventano sempre marginali nelle discussioni del consiglio comunale. Stiamo perdendo fiumi di soldi, non lo dicono i consiglieri di opposizione ma è stato segnalato dall’assessore regionale Melasecche. Stando a quanto da lui dichiarato, rischiamo di aver perso oltre 100 milioni di euro tra piano periferie e Pums, mentre il comune di Perugia continua a inanellare successi milionari rispetto l’accesso alle risorse. Oggi più che votare un atto di indirizzo avremmo dovuto ascoltare la voce del sindaco Latini per riferire in merito e raccontarci quello che è stato fatto su questo fronte”.
Michele Rossi: “È un atto di grande importanza e valore. Poco significa, come stigmatizzato da altri, l’essere arrivati ad approvarlo a ridosso della scadenza. Il lavoro più importante e più utile sarà quello, una volta ottenuta la proroga come noi tutti speriamo, di chiederne la concreta attuazione. Questo sarà il lavoro che sinergicamente dovrà impegnare l’esecutivo amministrativo e se nuovamente necessario questo consiglio comunale in maniera unitaria”.

Foto: TerniLife ©

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