A seguito di segnalazione da parte di cittadini i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Avigliano Umbro hanno rinvenuto due carcasse di cani di taglia media, in prossimità del cimitero comunale di Avigliano Umbro, presumibilmente morti per avvelenamento.
Sul posto è intervenuto il Servizio Veterinario della ASL di Terni per il recupero delle carcasse e l’avvio delle stesse all’Istituto Zooprofilattico per gli opportuni accertamenti sanitari. I due cani sono stati ritrovati a pochi metri uno dall’altro, all’interno di un uliveto. Un cane era dotato di microchip ed era di proprietà di una signora residente in zona, la quale ne aveva perso le tracce da circa 8-9 giorni, l’altro cane era privo di microchip e si presume fosse un randagio da tempo circolante in zona.
Sono in corso attività d’indagine anche con l’ausilio dell’Unità Cinofila Antiveleno dei Carabinieri Forestali del Parco Nazionale-Monti Sibillini , al fine di svolgere specifici accertamenti in zona volti alla ricerca di altre esche avvelenate.
I responsabili della morte degli animali per avvelenamento, una volta individuati, rischiano di essere puniti con una sanzione penale (art. 544 bis Codice Penale) che prevede la reclusione da quattro mesi a due anni.
Al fine di risolvere anche la problematica del randagismo presente nella zona, i militari sono attivi da tempo nei controlli atti al recupero degli animali in collaborazione con il Servizio Veterinario della ASL di Terni. Anche l’Amministrazione Comunale si sta adoperando con il posizionamento di strutture dedicate (gabbie trappola – recinti di cattura) per la cattura dei cani randagi. Questa attività ha già permesso di catturare 4 cani di taglia grande e circa 10 cuccioli che sono stati dati o sono prossimi all’adozione presso famiglie interessate.
Foto: TerniLife ©