“Come ternani siamo stanchi di chi considera la nostra città una terra di conquista per le sue attività predatorie. Come ternani – proseguono i gruppi consigliari di opposizione – chiediamo a gran voce che chi è stato eletto sindaco della città vada oltre le visite di cortesia e qualche passerella. I lavoratori del territorio non sono parenti malati da andare ogni tanto a consolare, fra una messa e l’altra.
Le manifestazioni di lotta non sono processioni a cui partecipare battendosi il petto. Oggi è in gioco non solo il presente di 142 famiglie ternane, ma il futuro stesso della produzione ternana e dell’intera città. Chi è stato chiamato a guidarla ha il dovere di essere presente ai tavoli delle trattative, attivarsi personalmente per il coinvolgimento di privati interessati, battere forte i suoi pugni ed esporsi minacciando e se necessario utilizzando davvero ogni potere che la legge gli attribuisce per difendere l’interesse pubblico, anche l’esproprio. I ternani non hanno paura e hanno bisogno di essere guidati da chi non ne ha. Le opposizioni sono pronte a sostenere ogni azione forte del sindaco”.
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